Il Ministro Bussetti e la sua dichiarazione trasparente
L’altro giorno il Ministro Bussetti alla domanda ” Cosa arriverà di più al Sud per recuperare il gap con il Nord?“, ha risposto “No. Più sacrificio, più lavoro, più impegno. Vi dovete impegnare forte!”
Risposta offensiva verso gli insegnanti del Sud, riduttiva rispetto agli enormi problemi della scuola del Meridione e non solo. L’interazione tra il Ministro e l’intervistatore (purtroppo per Bussetti) non si è svolta in qualche segreta stanza del Ministero o per telefono. E’ stata ripresa da una telecamera con il sonoro.
Quasi immediata la replica del Ministro sulla sua pagina Fb.”Un video decontestualizzato che sta girando sul web viene usato per rappresentare un Ministro ostile al Mezzogiorno, alle sue donne e ai suoi uomini. E io non lo sono. Sarebbe ridicolo pensarlo. Una mia frase è stata estrapolata per farla sembrare un attacco. Faceva parte di un discorso più ampio.” Che dire? La replica risulta impacciata e offende l’intelligenza dei tanti insegnanti, presidi e qualche esponente politico (Boccia, Di Maio) che hanno adeguate capacità per comprendere un pensiero espresso senza filtri.
A mio parere la risposta non ” è scappata di bocca” al Ministro. Non è estemporanea. Si noti, infatti, come annuisce la signora che gli è accanto.
Propongo, quindi, al M5s di sfiduciare il Ministro e chiedere a gran voce la poltrona di Viale Trastevere. Al Movimento non mancano persone all’altezza del compito. Penso a B. Laura Granato, Lucia Azzolina. Docenti che hanno una recente “esperienza d’aula”. Da qui l’opposizione “senza se e senza ma” alla L.107/15 e alla Riforma Gelmini (classi pollaio…) che va oltre la strategia più accomodante e politicamente più accettabile del “cacciavite”, adottata dal Ministro Bussetti.
Purtroppo il loro profilo di insegnanti, e aggiungo, da poco usciti dall’aula. costituisce un impedimento. Non ricordo nella storia più recente docenti divenuti Ministri. Abbiamo avuto politici (Moratti, Fioroni, Gelmini), rettori (Profumo, Carrozza e Giannini) e sindacalisti (Fedeli). Tutti questi “esperti di aula” hanno progressivamente depotenziato il sistema-scuola.
Se il M5s riuscirà a conseguire l’obiettivo, allora il cambioverso costituirà realmente un “game over” per la solita politica del cambiamento finora solo annunciato. Ho l’impressione che il Movimento stia perdendo il mondo della scuola, grazie alla sua iniziale rinuncia ad assumere la guida del Miur. Se poi consideriamo i distinguo di Bussetti, rispetto al programma di governo, allora… Certo sarà poi necessario valutare l’operato del Ministro-docente sulle decisioni concrete. Difficilmente però, “l’esperienza dell’aula” porterà a fallimenti eclatanti.
di Gianfranco Scialpi
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