Papa Francesco si è speso a favore degli insegnanti costretti ad accettare il posto di lavoro lontano da casa, dalla famiglia, dai genitori, peggio ancora, lontano dai figli. E’ pienamente condivisibile la sua preoccupazione.
Ma, purtroppo, la soluzione non c’è. La disponibilità di posti d’insegnamento si trova, soprattutto, nel nord, dove l’economia industriale richiede un’altra tipologia di occupazione, richiede tecnici ed operai.
Al sud è riservato il compito di “produrre” impiegati e docenti. Da sempre, non solo da oggi, i proferssori sono emigrati al nord, non mai viceversa.
L’attuale massiccia immissione in ruolo ha, quindi, solo evidenziato il fenomeno che esiste da sempre, forse, addirittura, dai tempi dell’unificazione nazionale. Chi scrive ha partecipato a questa “transumanza”, dall’Abruzzo alla Brianza, nei lontani anni sessanta.
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