Una deriva liberista sta investendo la scuola primaria? A parere dell’autrice del libri “Livelli di scuola. La deriva neoliberista della nuova valutazione nella scuola primaria”, Aracne Editrice, 15,00 Euro, pare di sì, come del resto il sottotitolo specifica.
Di pasquale infatti, dopo avere analizzato la riforma sulla valutazione periodica e finale nella scuola primaria, stabilita con un’ordinanza ministeriale del dicembre 2020, spiega i motivi per cui un possibile impianto neoliberista starebbe coinvolgendo la scuola primaria.
Tutto avrebbe avuto inizio, o meglio sarebbe stata una continuazione apparentemente riformista, col cambio del voto da decimale, col voto in numeri da 1 a 10, al giudizio analitico. Ebbene per l’autrice questo processo riformista si inserirebbe inserito all’interno di un preciso processo di selezione, con il passaggio dalla scuola della conoscenza alla scuola delle competenze-chiave europee.
Una modalità di valutazione, e quindi di insegnamento, ispirato ai valori mercificatori del capitalismo cognitivo, dell’ideologia meritocratica e delle teorie sul capitale umano, trasformando così i bambini in imprenditori di se stessi e la scuola in un’istituzione per livelli, in direzione potenzialmente antidemocratica e poco inclusiva.
Dunque emergerebbe, spiega De Pasquale, una chiara preoccupazione per le possibili distorsioni concettuali e procedurali a cui verrebbero sottoposti i processi di insegnamento e apprendimento dei protagonisti del primo grado di istruzione obbligatoria. Ma all’interno delle quali è stata anche strutturata la nuova modalità di valutare, insegnare e apprendere, scoprendo così la sua natura neoliberista.
Un impianto che si ispira essenzialmente all’ideologia meritocratica e del capitale umano coi cui si verrebbero trasformare i bambini in piccoli imprenditori di se stessi e impostando una scuola per livelli, potenzialmente antidemocratica, poco inclusiva e selettiva.
L’obiettivo dunque del libro riguarda la possibilità di rivedere e riformulare tutta la normativa sulla valutazione in itinere e finale che l’autrice del resto indica con lucide analisi e opportuni riferimenti bibliografici.