Personale

La didattica a distanza? Potrebbe essere ripensata

Con l’emergenza Covid-19 è quasi all’improvviso venuta a galla questa nuova forma di didattica che vede docente e alunno non più uno difronte all’altro, dentro uno spazio condiviso, ma lontani, in spazi differenti e con differenti percezioni della realtà attorno.

Trasmissione di un sapere dichiarativo

Come tutti sappiamo infatti la nostra istruzione e i nostri programmi sono basati sulla trasmissione di un sapere essenzialmente dichiarativo e sulla centralità dell’insegnante-leader.

Con l’implementazione forzata delle lezioni a distanza, se per un verso si sono creati momenti di confusione e di incertezza, per l’altro si è pure capito che in futuro tale modalità dovrebbe e potrebbe essere ripensata e migliorata.

La dad minaccia la lezione in presenza?

Ma si è pure capito, ma non da ora in vero, in maniera più precisa e determinata che la modalità telematica rischia di essere, e in tale modo da tanti è percepita, una minaccia alla trasmissione in presenza, la cui forza consiste nella capacità dell’insegnante di emanare magnetismo, di saper comunicare dei contenuti e di motivare la classe per far interiorizzare la propria materia.

In altre parole starebbe sembrando che i media digitali stiano mettendo alla prova “l’aura del magister”, sollecitando un salto qualitativo e spingono a rompere vecchi cliché, automatismi e routine.

Il prof come guida tecnica e facilitatore

E come se non bastasse (e chi ama frequentare gli aggiornamenti di didattica lo percepisce) i più aggiornati modelli pedagogici telematici insistono su figure di insegnanti quali guide tecniche, facilitatori di crescita, change makers o registi in ambienti di apprendimenti in aule virtuali, mentre il web e la dad sarebbero solo in attesa di legittimazione e di più ampia e condivisa implementazione.

Tuttavia, sono tanti gli osservatori che segnalano come non si tratti più di sostituire una modalità con un’altra, didattica in presenza contro didattica a distanza, ma di saper integrare queste due modalità, e non solo in considerazioni di eventuali altre crisi di frequenza ma anche come modello per alchimizzare la didattica.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024