Si può fare didattica della creatività? Si può insegnare la creatività? La risposta è sì, può essere insegnata e praticata, ma non la si potrà apprendere fino quando non si ricorderanno i momenti in cui si è stati creativi, sicuramente bisognerà tornare indietro con la memoria, a quando si era bambini. Tutti i bambini sono creativi, non pensano mai al giudizio degli altri, o se stanno commettendo errori, semplicemente provano, esplorano, falliscono, assemblano cercando di arrivare al successo, anche se spesso ciò non accade. Crescendo si dimentica come essere creativi, ma sarà ancora possibile recuperare quell’antica competenza se ci si dedica pratica tornando con la memoria all’infanzia. (VAI AL CORSO)
Quindi la creatività è una competenza che va insegnata, praticata e sviluppata, come qualsiasi altra. Alcuni di noi la apprendono più facilmente, per altri sarà necessario più tempo. Per imparare a far di conto, ci vorrà studio ed esercizio e per la creatività non è diverso. Più si consentirà alla creatività di far parte della nostra vita quotidiana, più essa crescerà crescerà in noi.
Ma da dove partire? Bisogna essere in grado di vedere il mondo che ci circonda da una diversa prospettiva, in modo da generare nuove possibilità o nuove alternative, ma creare alternative o vedere le cose in modo originale non è qualcosa che accade casualmente; questa capacità è legata ad altre, fondamentali qualità del pensiero quali la flessibilità, la tolleranza dell’ambiguità o imprevedibilità, la gioia della scoperta e della conoscenza di cose ignote.
Samuel Becket affermava che la creatività è un laboratorio sperimentale di molteplici fallimenti:
“La Creatività può sembrare un sostantivo, ma in realtà è un verbo e, nello specifico, un’azione. Può essere un processo, un pensiero o una manifestazione, un’idea o un prodotto, ma è sempre un’azione, un’energia, un porre se stessi avanti verso l’ignoto. La Creatività è il mondo dell’intrepido esploratore, di 2 anni o adulto, che non smette mai di domandarsi: Perché? Cosa succede se?”
Quindi: osservare, progettare, costruire in modo artistico sono le parole chiavi da cui partire per fare entrare nel nostro quotidiano la creatività, si può iniziare subito con molteplici azioni ed è questo uno degli obiettivi del corso Making, arte, creatività (in programma dal 16 maggio, a cura di Michele Maffucci) in cui saranno mostrate attività capaci di stimolare la fantasia e l’acquisizione di competenze tecnologiche che sfruttano la metodologia STEAM mediante attività pittoriche, musicali e fotografiche.
La creatività è anche uno strumento fondamentale di sopravvivenza ed insegnarla è fondamentale, la mutevolezza delle condizioni ambientali e sociali a cui continuamente dobbiamo far fronte, costringe gli uomini ad adattarsi e coloro che pensano in modo divergente sono in grado di trovare soluzioni ai gravi problemi che affliggono l’umanità.
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