La disomogeneità con cui la formazione si abitua ad operare per garantire la somministrazione di nozioni, azioni, abilità, competenze e conoscenze non può fare didatticamente a meno dell’internazionalizzazione delle strategie e degli obiettivi. Tali fini, codificati in continue iniziative che coinvolgono la Commissione Europea ed altre autorità dedicate all’educazione nell’UE, saranno ben noti durante lo svolgimento dei tanto attesi United Network Europa, in programma a Roma dal 2 al 4 maggio prossimo.
L’agenzia – o l’organizzazione – come risulta già noto – non si occupa solo di proporre strategie unificate per didattica, programmi e scambi culturali, bensì di fornire ed organizzare veri e propri corsi di studio afferenti all’istruzione superiore da svolgersi all’estero in uno dei paesi UE – e non solo. Interessa anche direttamente i docenti il recente programma “Atlante – Italian Teacher Award” realizzato nel 2018 che mira a far conoscere, attraverso la divulgazione mediatica e non solo, quanto sia complesso – e caratterizzato da ingenti responsabilità – l’impiego del docente in un mondo in continua trasformazione e crisi. Altro fine, ma non ultimo, è quello di favorire lo sviluppo delle “best practices” di somministrazione di nozioni ed abilità agli studenti anche tenendo altamente in considerazione le loro fasi d’apprendimento e cognitive. Insomma, v’è molto da apprendere.
Al progetto hanno preso parte, oltre a migliaia di studenti afferenti a numerose scuole medie e superiori, anche un centinaio di insegnanti intenzionati a gareggiare negli awards anche con il mero fine – spesso dimenticato – di far presente la propria carriera, esperienza formativa e didattica da docenti, elementi utilissimi a chi ha intenzione di avviarsi verso la professione di insegnante, intensa, viva ma anche complessa.
Il 20 aprile sono stati nominati sei finalisti: sono stati selezionati, come afferma Italpress, durante una serata dedicata all’iniziativa da una Giuria indipendente composta da giornalisti, scrittori ed esponenti del mondo della cultura e della scuola, presieduta da Stefano Marroni, capo Ufficio stampa Rai.
Il nome del vincitore che si aggiudicherà un viaggio di una settimana a New York, verrà annunciato il 4 maggio, in occasione della giornata conclusiva dei lavori di Imun Middle school, l’iniziativa che negli anni ha coinvolto migliaia e migliaia di studenti. Tra i finalisti prescelti figurano: Isabella Bosio, docente di italiano alla scuola primaria BB School di Scanzorosciate, Daniele Mancini, docente di Tecnologia all’istituto comprensivo Rosmini di Roma, Riccardo Bonomi, docente di Matematica e Scienze all’istituto Comprensivo di Siziano (Pavia), Giovanna Ripolo, docente di Storia e Filosofia al Liceo Classico Pitagora di Crotone e Simona Saporito, docente di Economia e Diritto all’ITES Galiani di Napoli.
Numerosi i ragazzi e le ragazze che si sono messi in gioco per far presente la propria opinione e per entrare in un ritmo di sana e vivace competizione. I temi centrali, per non dire chiave dell’iniziativa pseudodiplomatica voluta dagli organizzatori dell’evento, risultano essere conflitti – con relative ed auspicabili risoluzioni – pandemie e crisi sanitarie e il nostro amato (spesso senza dimostrarne l’affetto) pianeta, di cui in data odierna ricorre la sua giornata internazionale, utile a far presente quali passi in avanti (o indietro) sono stati fatti per risolvere le crisi che lo caratterizzano.
Come fa presente Italpress, gli studenti sono stati divisi in commissioni, in rappresentanza di tutti i paesi membri delle Nazione unite, si confronteranno su alcuni dei topic dell’agenda mondiale dell’Onu che vanno dalla lotta alla pirateria marittima, al recupero della biodiversità e dell’eguaglianza. Alla fine della tre giorni di studio e discussione, nel corso di una grandeplenary session il 4 maggio al Teatro Brancaccio, saranno votate le risoluzioni adottate dalle diverse commissioni. Allo studente che sarà ritenuto il miglior delegato sarà offerta la partecipazione all’edizione Imun del prossimo anno.
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