Didattica

La didattica innovativa? È un flop se manca il ruolo attivo dell’alunno nel proprio processo di apprendimento

Riflettere sui diversi significati dell’innovazione e promuovere una didattica efficace per affrontare le nuove sfide culturali, sociali ed educative in un contesto sempre più globale e interconnesso.

Questi tra gli obiettivi del convegno internazionale “Didattiche 2018”, svoltosi a Rimini i giorni 12 e 13 ottobre scorsi e nato con la collaborazione tra Erickson, Rizzoli Education, Oxford University Press e Fondazione Mondo Digitale.

Tutti i numeri del convegno “Didattiche 2018”

Si è trattato di un evento ricco, composto da due sessioni plenarie, 21 Workshop, 20 dibattiti, 40 laboratori e 4 aule digitali per un confronto tra gli esperti in materia di didattica a  livello internazionale.

Una due giorni di dibattiti che ha visto professionisti del mondo della scuola e della formazione a tutto tondo riflettere su diversi tempi che oggi hanno impatto sulla didattica per una scuola innovativa sì, ma anche equa ed efficace per tutti: una scuola capace di fornire le basi e gli strumenti per tutti gli studenti per permettere loro di realizzare i loro progetti di vita e che sia in grado di rispettare le differenze di ciascuno e di valorizzare altresì i punti di forza.

Uno dei punti di riflessioni emersi nei vari dibattiti è che innovare la didattica non è costituito necessariamente dalla ricerca di una nuova metodologia o dall’adozione di nuovi strumenti, ma rappresenta anche il tentativo costante di sviluppare approcci, metodologie e strumenti utili ad aumentare la qualità stessa dei processi educativi che la scuola promuove.

Gli elementi chiave della didattica innovativa

Sono sette gli elementi individuati per una didattica innovativa, attraverso la quale si sviluppa il ruolo attivo dell’alunno nel proprio processo di apprendimento. Scopriamoli:

  • Didattica dell’esperienza: la scuola promuove attività concrete per la costruzione di “saperi” condivisi e competenze.
  • Didattica delle differenze: la scuola coltiva e nutre una cultura del dialogo aperto alle differenze e alla loro valorizzazione.
  • Didattica delle emozioni: la scuola riconosce la dimensione affettiva dell’apprendimento e valorizza il conflitto come occasione di confronto e crescita.
  • Didattica dell’efficacia: la scuola coltiva la cultura della valutazione per il miglioramento a tutti i suoi livelli.
  • Didattica della collaborazione: la scuola promuove una cultura democratica della collaborazione tra insegnanti e alunni responsabili.
  • Didattica della creatività: la scuola sostiene lo sviluppo di un atteggiamento coraggioso, curioso, attivo e critico verso la realtà.
  • Didattica della realtà: la scuola intrattiene un dialogo continuo con il territorio e la società, per diventarne parte attiva.

Interessante il motto presente nella pagina ufficiale dell’evento: “scegli, prendi posizione, agisci

Solo la consapevolezza del contesto attuale (mondo sempre più globale e interconnesso) della didattica consente dunque a chi è “formatore” di affrontare le sfide educative, sociali e culturali che ogni giorno entrano nelle aule delle scuole.

Dino Galuppi

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