Al tempo del coronavirus la didattica a distanza, sia nelle scuole che nelle Università, è diventata predominante. Sappiamo benissimo che scuole, famiglie, docenti e alunni, non hanno potuto accedere sempre con facilità alle lezioni online: problemi di connessione, strumentazione assente o non adeguata, poca formazione da parte dei docenti ma anche delle famiglie. Insomma, non è stato facile le prime settimane e probabilmente, per alcuni ancora resterà complicato. Ci sono però realtà che seppur travolte dall’emergenza, non solo sono riusciti a resistere all’imprevedibile, ma hanno anche dimostrato di essere già all’altezza delle sfide della didattica del futuro.
Uno di questi casi è E-Campus, l’Università Telematica che ha sede a Novedrate, in provincia di Como, proprio uno dei territori maggiormente colpiti dal coronavirus.
A tal proposito La Tecnica della Scuola ha intervistato Alfonso Lovito, direttore di E-Campus, che ci ha spiegato come hanno affrontato l’emergenza dal loro punto di vista ed ha fornito contestualmente una panoramica molto chiara della situazione attuale.
“Per quanto riguarda la didattica online noi eravamo preparati – spiega Alfonso Lovito – I corsi e-learning, lo svolgimento degli esami, le tesi di laurea. Il tutto era già telematico prima del coronavirus. Certamente, nei primi giorni abbiamo avuto anche noi problemi di organizzazione, ma grazie al grande lavoro dei docenti e di chi lavora negli uffici, abbiamo prontamente proseguito le nostre attività“.
Le Università statali e la scuola soprattutto, stanno invece arrancando. Specie in alcune zone d’Italia: “Ci sono problemi infrastrutturali evidenti. Problemi di banda, ad esempio. Nessuno poteva aspettarselo, ma questa situazione ha messo a nudo i limiti. Specie nella scuola, non è semplice fare lezione online con queste difficoltà“, prosegue il direttore di E-Campus.
Proprio l’Università Telematica, come abbiamo riportato su questa testata, si è messa a disposizione e in accordo con il Ministero dell’Istruzione è presente sulla pagina del Miur dedicata al supporto per la didattica a distanza.
Il portale è pensato per scuole, insegnanti, studenti e qualunque utente interessato allo strumento e-learning, per la consultazione e la fruizione di contenuti formativi di supporto in questo momento storico così inedito e delicato.
In particolare, eCampus mette a disposizione dei docenti un vademecum per strutturare e organizzare lezioni online sulla base dell’esperienza maturata dall’Ateneo in quattordici anni di attività nella didattica a distanza.
Perché fare lezione online non è uguale ad insegnare in presenza. Tuttavia, è inutile proporre contrapposizioni. Lo evidenzia anche Lovito: “In questo periodo sento prese di posizione ideologiche che non rispecchiano, a mio modo di vedere, la realtà. La didattica online non deve sostituire quella tradizionale, ma deve essere complementare. Deve poter essere un supporto per migliorare la didattica. La società si è sempre evoluta in questo modo: le novità non devono necessariamente soppiantare l’impianto tradizionale. Al contrario, possono diventare il veicolo per il miglioramento“.
Seppur in maniera del tutto imprevedibile, il coronavirus potrebbe aver gettato le basi per ripartire e dirigersi verso il futuro della didattica digitale. Futuro a cui devono partecipare necessariamente tutti gli attori in campo: istituzioni, scuole, Università, docenti, studenti e famiglie: “Per andare avanti serve una valorizzazione della didattica digitale. E soprattutto una riqualificazione professionale dei docenti. Una maggiore consapevolezza sulla didattica digitale che possa trainare tutto il settore dell’istruzione“, conclude il direttore E-Campus.
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