“Ho sognato questa notte le barricate in via Bologna. E la Digos qua non entra più, Valditara a testa in giù“: la scritta contro il ministro dell’Istruzione e del Merito è apparsa alcuni giorni fa sui social, ma solo da qualche ora è stata resa pubblica. Come è stato reso noto che le minacce al titolare del Mim non sono una goliardata: risultano in corso degli accertamenti da parte della Digos della Questura di Torino.
Secondo l’Ansa, il riferimento alle barricate sarebbe collegato ad un fatto accaduto due settimane fa nel capoluogo piemontese: l’occupazione, durante il quale sono stati usati dagli studenti dei cassonetti come barricate, da parte di un collettivo studentesco vicino al centro sociale Askatasuna, del liceo Einstein, in via Bologna.
L’avere preso di “mira” il professore Giuseppe Valditara, invece, potrebbe essere una conseguenza della forte presa di posizione del ministro, in carica da quattro mesi, contro gli atteggiamenti aggressivi degli studenti, arrivando a proporre i lavori socialmente utili per i giovani protagonisti degli atti più gravi.
E da qualche giorno anche l’annuncio di coinvolgere l’Avvocatura dello Stato per difendere i docenti e il personale scolastico vittime di aggressioni (sempre se avranno presentato denuncia o querela).
Diverse sono state le espressioni di solidarietà nei confronti del titolare del dicastero bianco e le istituzioni.
“Le gravi espressioni di violenza rivolte al ministro Valditara e alle forze dell’ordine, che condanno e condannerò sempre, mi preoccupano e mi indignano”, ha dichiarato il ministro per Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.
“La scuola deve essere luogo di cultura e di formazione di valori. Siamo tutti chiamati a coltivare e a diffondere la cultura della non-violenza, affinché il rispetto del diritto fondamentale dell’incolumità personale e i valori della democrazia e della libertà, in tutte le sue declinazioni, si affermino, soprattutto tra le giovani generazioni”, ha concluso Zangrillo.
“Desidero rivolgere al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, le espressioni della più sentita solidarietà e vicinanza per le gravi minacce subite. Auspico che i responsabili vengano individuati e che questo clima di tensione si alleggerisca al più presto”, ha scritto il presidente della Camera Lorenzo Fontana.
“Augurarsi su un social di vedere un ministro a testa giù è una minaccia. Punto”, ha tenuto a dire il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli.
Il ministro leghista ha espresso anche la sua “indignazione e preoccupazione nel vedere studenti che scrivono queste cose sui social. Stiamo assistendo ad un crescendo di episodi inquietanti e violenti nelle scuole, con professori aggrediti e minacciati, bullismo, devastazioni ecc., sono tutti segnali che ci dicono che serve un’inversione di rotta prima che sia troppo tardi”.
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