Categorie: Didattica

La disfida del weekend

La Provincia di Milano, racconta il Corriere della Sera, dopo aver suggerito, lo scorso anno, ai presidi del capoluogo di rivedere l’orario delle lezioni, introducendo la settimana corta, rivolge la richiesta al presidente del Consiglio, alla ministra dell’Istruzione e al responsabile della spending review, Carlo Cottarelli.

«I tagli di bilancio imposti alle Amministrazioni pubbliche stanno mettendo in seria difficoltà l’erogazione dei servizi essenziali per il buon funzionamento delle istituzioni scolastiche. Problema che investe pesantemente riscaldamento e spese di trasporto, per cui sono previste per il prossimo anno scolastico ulteriori diminuzioni di spesa». Da qui la proposta di rendere «obbligatoria l’articolazione oraria settimanale su cinque giorni per tutte le scuole di ogni ordine e grado». Una scansione oraria che «comporterebbe un significativo risparmio e renderebbe le nostre scuole autentici laboratori di apprendimento, ottimizzando la qualità dell’insegnamento e l’utilizzo delle risorse».
Ma come sempre accade due scuole di pensiero si contrappongono, fra chi vede “ragionevole” la proposta e chi l’ha definita una «una molestia didattica», soprattutto per i ragazzi del triennio, che si troverebbero a sostenere giornate di sette ore in aula, con materie pesanti come latino e greco. Ma anche chi ricorda che le superiori non hanno la mensa, quindi i ragazzi dovrebbero mangiare al bar, o a casa dopo le tre.
Ma ci sarebbero pure polemiche e dissensi tra insegnanti e sindacati e studenti.
“Nella nostra scuola è importante la didattica frontale, ma sei, sette ore con il professore in cattedra e gli studenti seduti ad ascoltare sono troppe. Occorrerebbe utilizzare tutte le opportunità di didattica, pensare a momenti che si basano sull’esperienza, sulla collaborazione”, dicono in tanti, mentre altri fanno notare l’esperienza della Catalogna, dove è nato un «movimento dell’educazione lenta», uno «slow food» applicato alla didattica, che vede la riorganizzazione di ogni disciplina in moduli di due ore, riducendo così il numero di materie (e il carico) affrontate nella stessa giornata.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024

Grammatica valenziale, esempi e pratiche: perché è importante agire sul ragionamento più che sulla memoria

La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…

22/12/2024