In classe, oltre che con libri e quaderni, anche con il tablet, da usare però soltanto e rigorosamente per imparare. Lo scopo di questa scelta è quello di combattere la dispersione scolastica in Sardegna dove, insieme con la Sicilia, si stanno raggiungendo percentuali record.
Ma l’obiettivo si propone pure di eliminare il “digital divide”, il gap tecnologico che non consente di mettere tutti i ragazzi allineati ai blocchi di partenza.
Il prossimo bando della Regione consentirà a circa 24 mila studenti sardi delle superiori (prime e seconde) appartenenti a famiglie a basso reddito di acquistare con un voucher di 400 euro “tavoletta” o notebook. Strumenti informatici portatili da mettere sul banco come normalmente si è sempre fatto con testi e quaderni.
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Oltre dunque ai libri di testo, la Regione fornirà strumenti per una didattica completa e innovativa, come tablet e notebook che sono diventati una presenza costante nella quotidianità dei ragazzi.
Una rivoluzione che completa quella iniziata con le lavagne multimediali in ogni aula e il wi-fi a disposizione di tutti gli istituti.
Il tablet o il pc dovranno avere naturalmente i requisiti tecnici compatibili con le attività proposte dai piani dell’offerta formativa delle singole scuole.
L’intervento è promosso dall’assessorato regionale della Cultura e dell’Istruzione e si avvarrà del sostegno del Bic Sardegna. Si potrà spendere il voucher soltanto nella rete dei negozi convenzionati seguendo una semplice procedura, ma il fine principale rimane naturalmente quello di tenere i ragazzi legati alla scuola forse nel momento più critico del loro percorso, tra i 14 e i 17 anni, a forte rischio abbandono.