Home Alunni “La disputa di Gesù tra i dottori” si restaura al liceo

“La disputa di Gesù tra i dottori” si restaura al liceo

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Un team guidato da Valeria Merlini e Daniela Storti si prenderà cura del dipinto della Galleria Corsini ‘La disputa di Gesù tra i dottori’ di Luca Giordano, artista attivo a Napoli nella seconda metà del Seicento. Un lavoro al quale i ragazzi potranno assistere da vicino dando vita ad progetto pilota, nell’ambito dell’iniziativa ‘Guarda l’arte da vicino. Il restauro a scuola’. Alla presenza, tra gli altri, del ministro per i Beni culturali e Turismo, Dario Franceschini, l’iniziativa è stata illustrata da Anna Maria Buzzi, direttore generale per la Valorizzazione del Mibact e da Daniela Porro, soprintendente del Polo Museale Romano.

“E’ un’idea bellissima che esporteremo – ha detto Franceschini -. In Italia c’è un paradosso: tutto il mondo guarda con invidia la nostra storia, la nostra arte, la nostra architettura. E noi quasi non ci accorgiamo più del nostro patrimonio, perché ci viviamo in mezzo. Ciò di cui dobbiamo essere consapevoli è il dovere di tutela e conservazione nei confronti delle generazioni che ci hanno preceduto. Ma anche investire nel patrimonio è un modo per aiutare i talenti dei ragazzi di oggi a crescere”. L’opera, la cui datazione si può collocare tra il 1658 e il 1659, verrà recuperata avvalendosi dei fondi ordinari della Soprintendenza pari a 15mila per il restauro e a 7mila euro per le indagini diagnostiche. “La Soprintendenza – ha sottolineato Porro- nel 2014 ha promosso il restauro di alcune opere della Galleria Corsini tra le quali questo dipinto citato per la prima volta nell’inventario del 1771”.

L’opera resterà nell’Aula Magna del liceo capitolino, protetta da sistemi di allarme, fino al 28 febbraio. Obiettivo dell’iniziativa, ha sottolineato Anna Maria Buzzi, è quello di diffondere un messaggio positivo “attraverso la cultura del bello e l’arte”. Un modo per lottare “contro l’illegalità. Per questo motivo abbiamo firmato un protocollo con ‘Libera’ di don Ciotti in base al quale i beni culturali confiscati ai mafiosi saranno censiti e poter essere affidati ai giovani”. (Adnkronos)