Questo è il caso di una docente che ha umiliato i suoi studenti, è accaduto in una scuola secondaria di II grado di Trebisacce in provincia di Cosenza ed è intervenuto, con un comunicato scritto, il Garante regionale dell’infanzia e adolescenza.
Nei giorni scorsi, ho ricevuto dal sindaco di Trebisacce (CS), Franco Mundo, una segnalazione in merito ad una specifica denuncia controfirmata da 12 genitori contro una docente che, scrivono testualmente: “ha osato offendere gli alunni, nonché minacciarli di lasciare il debito formativo nella propria disciplina o addirittura di bocciarli e giungendo perfino a definirli “balordi, ignoranti, capre”. Durante le prove parallele si è poi rivolta agli studenti dicendo loro “sputatevi allo specchio e fate in modo che lo sputo vi torni indietro; vi prendo a calci in culo”, strappando con rabbia il foglio della verifica”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria.
“La docente – spiega Marziale – secondo quanto è scritto nella denuncia dei genitori, era stata già sollevata dall’incarico in quella classe dall’ex dirigente scolastica, mentre chi le è succeduta l’ha riammessa. La stessa neo dirigente – scrivono i denuncianti – ha convocato noi e i nostri figli nell’aula magna della scuola proponendoci un percorso psicoterapeutico. Il risultato ottenuto dalla dirigente è stato di 9 alunni di quella classe che hanno chiesto ed ottenuto il nulla osta per cambiare istituto, insieme ad altri 7 di altre classi spaventati da possibili ricadute anche su di loro”.
Il Garante spiega: “Ho fissato per il prossimo 16 ottobre nei miei uffici al Consiglio Regionale un’audizione con tutte le parti interessate, sindaco, dirigente scolastica, docente e genitori, invitando anche l’Ufficio scolastico provinciale di Cosenza e quello regionale della Calabria, al fine di fare piena luce sugli accadimenti ed eventualmente, in seguito alle risultanze, notiziare la Procura ed il Tribunale per i minorenni di competenza.
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