Lorella Carimali, docente del Liceo Scientifico “Vittorio Veneto” di Milano, è l’unica candidata italiana, finalista al Global Teacher Prize. 50 docenti scelti tra più di 40mila candidati di 173 paesi, si contendono il premio che verrà consegnato a marzo a Dubai dalla Varkey Foundation. In palio un milione di dollari da spendere in progetti scolastici.
A La Repubblica, Carimali parla della sua professione e del suo rapporto con gli alunni: “Non uno, non una di meno, nessuno escluso. Dalla matematica, dalla vita. Io mi sento come un allenatore che pianifica la preparazione in vista di una maratona, studia i luoghi, le attività migliori per raggiungere il risultato. Posso usare il teatro o l’alternanza scuola lavoro, si collabora con altri docenti per raggiungere il risultato”.
“Io spiego, poi faccio esercitare subito i ragazzi. Lavorano a gruppi perché si aiutino a vicenda, si correggano i compiti l’uno con l’altro. Se capiscono l’argomento sale la loro autostima ed è questo l’importante. Non devono ripetermi la lezione, solo i concetti astratti, ma imparare ad applicarli nella vita non è solo questione di insegnamento, ma di apprendimento. Si cambia la prospettiva”.
“Segreti? Nessuno, solo la passione civile e per la mia materia, oltre alla comprensione per gli alunni. Io non sono mai stata un drago della matematica, ma una che studiava molto per questo mi immedesimo nei loro problemi, nelle loro difficoltà”
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