Attualità

La docente le sequestra il cellulare, alunna si lancia dalla finestra: viva per miracolo

Inquietante episodio accaduto a Venezia.

Così come segnala il Corriere del Veneto, un’alunna, in gita scolastica con la propria scuola, nella città veneta, si è gettata dalla finestra dopo che la docente della sua classe le aveva sequestrato il cellulare.

Tutto si è verificato nella serata di giovedì 11 aprile. Al rientro in hotel i ragazzi hanno fatto troppi schiamazzi e i docenti, per riportare l’ordine, li hanno prima rimproverati e poi sequestrato alcuni cellulari.

La dodicenne invece ha reagito in maniera totalmente inaspettata. Ha protestato, poi si è chiusa in bagno e si è lanciata dal balcone. Sul posto è stata chiamata un’ambulanza e gli operatori, dopo averla stabilizzata, l’hanno portata al pronto soccorso, dove è ricoverata per varie fratture.

La giovane francese è viva per miracolo. Un gesto di ripicca che poteva costarle caro, ma dai contorni ancora poco chiari, secondo quanto riporta l’edizione locale del quotidiano.

Cellulare a scuola. Cosa dice la normativa

Il divieto di utilizzo del cellulare, durante le ore di lezione, risponde ad una generale norma di correttezza, perché l’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa sia per i compagni.

Il docente potrà imporre all’alunno di accomodarsi nel corridoio e di non seguire più la lezione, quale punizione per il comportamento contrario alle regole scolastiche.

La scuola, comunque, non può trattenere il cellulare sequestrato oltre il termine dell’attività didattica, ma, in casi di scorretto comportamento dell’alunno, può anche decidere di restituirlo direttamente ed esclusivamente nelle mani dei genitori.

Il divieto di utilizzare il telefono cellulare, durante le lezioni, vale anche per il personale docente.

Direttiva 15 marzo 2007

Decalogo di utilizzo
  1. L’uso dei cellulari da parte degli studenti, durante lo svolgimento delle attività didattiche, è vietato.
  2. Il divieto deriva dai doveri sanciti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. n. 249/1998).
  3. La violazione di tale divieto configura un’infrazione disciplinare rispetto alla quale la scuola è tenuta ad applicare apposite sanzioni.
  4. Si ribadisce che le sanzioni disciplinari applicabili devono essere individuate da ciascuna istituzione scolastica autonoma all’interno dei regolamenti di istituto in modo tale da garantire, con rigore ed in maniera efficace, il rispetto delle regole, della cultura della legalità e della convivenza civile.  Le scuole sono chiamate a verificare che i regolamenti di istituto contengano sanzioni idonee e conformi con quanto previsto dalla normativa vigente.
  5. Il Ministero metterà a disposizione delle scuole esempi di regolamenti di istituto sul sito internet del Miur.
  6. Il divieto di utilizzare il telefono cellulare, durante le attività di insegnamento e di apprendimento, vale anche per il personale docente, come già previsto con precedente circolare ministeriale (n. 362 del 25 agosto 1998).
  7. Grazie allo schema di modifiche normative predisposte, che il Ministro Fioroni si impegna a proporre in Consiglio dei Ministri, si introdurrà una semplificazione ed una maggiore rapidità delle procedure per l’irrogazione e l’impugnazione delle sanzioni disciplinari.
  8. Nei casi di particolare ed estrema gravità, in cui vi siano fatti di rilevanza penale o situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone, anche riconducibili ad episodi di violenza fisica o psichica o a gravi fenomeni di “bullismo”, sarà possibile applicare, a seguito dell’approvazione delle modifiche normative proposte, sanzioni più rigorose che potranno condurre anche alla non ammissione allo scrutinio finale o all’esame di Stato conclusivo del corso di studi.
  9. Si preannuncia l’introduzione normativa della possibilità per ciascuna scuola di richiedere alle famiglie di sottoscrivere, ad inizio d’anno, un “patto sociale di corresponsabilità” verso i propri figli. Questo accordo conterrà una definizione condivisa di diritti e doveri tra famiglie e scuola.
  10. Dirigenti, docenti e personale tecnico e amministrativo hanno doveri deontologici e professionali sia di vigilanza sui comportamenti degli studenti in tutti gli spazi scolastici che di tempestiva segnalazione alle autorità competenti di eventuali infrazioni. L’inosservanza di questo dovere è materia di valutazione disciplinare.
Andrea Carlino

Articoli recenti

Sicurezza nelle scuole, D’Aprile (Uil Scuola Rua): non bastano i finanziamenti spot, tema che va messo all’apice dell’agenda politica

Oggi, 22 novembre, si celebra la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole. Il Dossier scuola,…

22/11/2024

Noemi: “I genitori si comportano da amici e sono i ragazzi fare gli adulti. Relazioni tossiche? Se ne dovrebbe parlare sui social”

La cantante Noemi, al secolo Veronica Scopelliti, classe 1982, ha rilasciato una lunga intervista a…

22/11/2024

Violenza di genere: per 8 italiani su 10 è un’emergenza che si deve affrontare (anche) scuola

Per l’80% degli italiani, la violenza di genere è un’emergenza che richiede un intervento immediato.…

22/11/2024

Violenza sulle donne e parole di Valditara, imbrattata sede del Mim: “Stufi di educare chi è responsabile dell’educazione”

La sede del Ministero dell'Istruzione e del Merito in viale Trastevere a Roma è stata…

22/11/2024

Allarme scabbia, due scuole chiuse in Puglia

Nuove segnalazioni arrivano dal Salento, dopo i recenti episodi di scabbia registrati nel carcere di…

22/11/2024

Sicurezza nelle scuole, pubblicato il Dossier 2024 dell’INAIL: ci sono anche i dati degli infortuni di studenti e insegnanti

Pubblicato in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, istituita il 22 novembre,…

22/11/2024