Inquietante episodio accaduto a Venezia.
Così come segnala il Corriere del Veneto, un’alunna, in gita scolastica con la propria scuola, nella città veneta, si è gettata dalla finestra dopo che la docente della sua classe le aveva sequestrato il cellulare.
Tutto si è verificato nella serata di giovedì 11 aprile. Al rientro in hotel i ragazzi hanno fatto troppi schiamazzi e i docenti, per riportare l’ordine, li hanno prima rimproverati e poi sequestrato alcuni cellulari.
La dodicenne invece ha reagito in maniera totalmente inaspettata. Ha protestato, poi si è chiusa in bagno e si è lanciata dal balcone. Sul posto è stata chiamata un’ambulanza e gli operatori, dopo averla stabilizzata, l’hanno portata al pronto soccorso, dove è ricoverata per varie fratture.
La giovane francese è viva per miracolo. Un gesto di ripicca che poteva costarle caro, ma dai contorni ancora poco chiari, secondo quanto riporta l’edizione locale del quotidiano.
Il divieto di utilizzo del cellulare, durante le ore di lezione, risponde ad una generale norma di correttezza, perché l’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa sia per i compagni.
Il docente potrà imporre all’alunno di accomodarsi nel corridoio e di non seguire più la lezione, quale punizione per il comportamento contrario alle regole scolastiche.
La scuola, comunque, non può trattenere il cellulare sequestrato oltre il termine dell’attività didattica, ma, in casi di scorretto comportamento dell’alunno, può anche decidere di restituirlo direttamente ed esclusivamente nelle mani dei genitori.
Il divieto di utilizzare il telefono cellulare, durante le lezioni, vale anche per il personale docente.
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