“Il loro figlio era vittima di bullismo da parte di un compagno di scuola perché si contendevano una ragazzina. Me lo rivelarono i genitori di un alunno, durante un incontro scuola-famiglia. Non feci nulla, decisi di attendere. Alla prima occasione utile ne parlai in classe, ma senza fare riferimenti specifici all’episodio. A distanza di anni, dico che, la mia, fu la scelta giusta”.
È il racconto di Emiliana Senatore, insegnante di italiano alla scuola media Balzico di Cava de’ Tirreni e autrice di Mi voglio bene, un libro sulle nuove forme di bullismo scritto a quattro mani con la psicologa clinica e forense e un passato da insegnante, Maria Anna Formisano.
La professoressa Senatore si occupa di coordinamento e programmazione di attività didattiche innovative legate al mondo giovanile, in particolare alla prevenzione e recupero da ogni forma di disagio.
Ha raccontato la sua esperienza a “Il Mattino”, parlando di come sia riuscita a stanare un bullo mostrando alla sua classe un videoclip musicale.
“Dopo qualche giorno feci vedere un filmato a quella classe. Scelsi un video musicale in cui si vede un episodio di prevaricazione ai danni di un ragazzino. Fu a quel punto che il giovane, in passato bersaglio del compagno bullo, si alzò e rivelò l’esperienza vissuta”.
Come combattere il bullismo? “Informare le famiglie e il dirigente scolastico – afferma la docente – ma anche fare prevenzione per far comprendere, a vittima e carnefice, il rischio bullismo”.