Secondo un sondaggio di Skuola.net su 2600 studenti di medie e superiori, il 45% di loro riferisce che all’interno del proprio istituto avviene lo smercio di sostanze stupefacenti, i cui commessi sono nella stragrande maggioranza gli stessi studenti e in alcuni casi anche personale della scuola. Lo spinello e la canna restano i prodotti più diffusi, spesso consumati dentro le mura scolastiche e a volte anche negli stessi interni della scuola, come afferma circa 1 ragazzo su 2.
Sarebbero le droghe leggere come marijuana e hashish a circolare maggiormente secondo gli intervistati (58%), ma c’è posto anche per “roba più pesante” come cocaina (2%) e MDMA (1%). Addirittura 1 su 4 sostiene che ci si scambia “un po’ di tutto”.
Le nuove piazze dello spaccio sarebbero: cortili (23%), bagni (15%) e parcheggi (5%).
Chi è a conoscenza dello spaccio a scuola dichiara inoltre che sono proprio gli studenti a smerciare roba (72%), ma c’è chi dice che lo fa anche il personale della scuola, tra cui i prof (6%). Il 5% degli intervistati sostiene che persone esterne si intrufolino tra gli studenti nei pressi della scuola proprio per fornire loro sostanze illegali.
Ma sarebbe pure assai diffuso lo scambio. Lo dice il 76% degli intervistati.
Nella maggioranza dei casi (80%) sono gli studenti ad essere accusati per l’uso di stupefacenti a scuola, ma c’è un buon 20% a riferire che anche il personale scolastico è coinvolto. E mentre si fuma (o altro) e si smercia, non tutti rimangono a guardare, tant’è che in alcuni casi (44%) si dichiara che sono state prese iniziative dalle scuole e attivati controlli. Purtroppo questo non basta, e nella stragrande maggioranza delle testimonianze rilevate dalla ricerca, l’istituto fa finta di non sapere (56%).
Le droghe che circolano sono quelle ritenute “leggere”: hashish e marijuana, più raramente altre sostanze, come l’ecstasy (MDMA) o la cocaina
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