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La Ds richiede ai docenti, durante le loro ferie, il curriculum vitae

Anche durante le ferie i docenti ricevono ordini di servizio. Una Ds invia, il 27 luglio, una mail a tutti docenti per ricevere, entro il 5 agosto, il loro curriculum vitae.

La e-mail della Ds ha destato incredulità tra i docenti, che ci chiedono se è legittimo ricevere ordini di servizio durante le ferie.

Si tratta di una breve comunicazione inviata tramite posta elettronica istituzionale, il 27 luglio 2017, agli indirizzi privati dei docenti del Liceo Statale “Lucrezia della Valle” di Cosenza. Nell’oggetto della suddetta comunicazione è scritto: “Trasmissione Curriculum Vitae docenti”. Il relativo contenuto della e-mail è il seguente: “Si avvisano i Docenti che entro e non oltre giorno 5 agosto p.v., occorre fare pervenire all’indirizzo XXXX05000@istruzione.it il proprio curriculum vitae in formato europeo”.

Questa comunicazione è stata considerata, dai riceventi, come un vero e proprio ordine di servizio a cui è necessario ottemperare entro e non oltre il 5 agosto.

I docenti che hanno ricevuto questo avviso si chiedono se sono realmente obbligati a rispondere, visto che, per altro, è il loro periodo di ferie. Infatti non si comprende il motivo per cui la Ds abbia l’urgenza, in periodo di ferie di quasi tutti i docenti della scuola, ad acquisire in tempi brevi il curriculum vitae.

Quello che noi possiamo dire e che i docenti non hanno l’obbligo di reperibilità durante il loro periodo di ferie, per cui non hanno nemmeno l’obbligo di leggere quotidianamente la loro posta elettronica e di inviare, seduta stante, il loro curriculum vitae in formato europeo.

Esiste una sentenza della Corte di Cassazione, in particolare si tratta della sentenza n. 27057 del 3/12/2013, in cui è esplicitato che esiste il diritto del datore di lavoro di conoscere il luogo ove inviare comunicazioni al dipendente nel corso del rapporto di lavoro e non già, stante la natura costituzionalmente tutelata del bene, ivi comprese le connesse esigenze di privacy, durante il legittimo godimento delle ferie (che il lavoratore è libero, salvo diverse pattuizioni, di godere secondo le modalità e nelle località che ritenga più congeniali al recupero delle sue energie psicofisiche), risolvendosi l’opposta interpretazione in una compressione del diritto alle ferie, costringendo il lavoratore in viaggio non solo a far conoscere al datore di lavoro i luoghi e tempi dei suoi spostamenti, ma anche ad una inammissibile e gravosa attività di comunicazione formale, magari giornaliera, dei suoi spostamenti.

In buona sostanza la sentenza definisce inammissibile, durante le ferie del lavoratore, la gravosa attività di comunicazione formale ed anche quotidiana. Per cui siamo certi che se qualche docente dovesse non rispondere, per il semplice fatto che ha staccato la spina per le sue ferie, non rischierebbe alcuna sanzione disciplinare.

Una domanda sorge spontanea: ”Ma perché la Ds, che dovrebbe conoscere i docenti che prestano servizio nel liceo, richiede con urgenza il loro curriculum vitae?”.

Lucio Ficara

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