Gentile redazione,
di recente, all’interno di una presentazione alle scuole, ho sentito un esponente delle forze dell’ordine dire, ai ragazzi che lo ascoltavano, che gli uomini in divisa e i magistrati hanno scelto la loro professione perché, al di là di tutto, “credono nella giustizia”.
Allora io, nella mia veste di insegnante, ho provato a formulare dentro di me un’altra domanda: “A cosa crede oggi una persona che sceglie di diventare un docente?”
Crede forse nel valore della cultura, nell’istruzione e nello sviluppo dell’esercizio critico della ragione da parte dei suoi allievi? Forse crede invece nella Costituzione e nel vivere civile e democratico, scevro da qualsiasi forma di violenza o discriminazione? Oppure crede maggiormente al posto fisso, al lavoro tutto sommato tranquillo e allo stipendio puntuale di fine mese? O a un ripiego professionale perché non è riuscito a fare nella vita quello che voleva?
In tutta onestà, non conosco la risposta. La sola cosa che so è la vera fede in cui credo io che è quella del mio io-studente, il quale aveva più speranze che reali possibilità, e che coltivava tanti sogni per il futuro, scegliendo proprio a sedici anni di diventare insegnante perché sapeva di nutrire la più grande delle ambizioni: condividere con le generazioni successive il segreto della propria passione (nel mio caso, gli studi umanistici), cercando di trasmettere a qualcuno dopo di me la brama inesausta dell’immaginazione del futuro e un desiderio mai colmato di conoscenza.
Michele Canalini
L’inflazione e il caro-vita stanno influendo sugli accordi e rinnovi contrattuali dei lavoratori. Nella scuola…
Con 156 voti a favore, 97 contrari e 19 astensioni la riforma voluta dal ministro…
Com’è noto di recente sono state svolte le prove preselettive del concorso ordinario per dirigenti…
In riferimento ai lavoratori che nel presentare la domanda per la Terza Fascia ATA hanno…
Il nostro articolo sui compiti delle vacanze non ha fatto altro che fomentare il dibattito…
A commentare l'intervista della nuotatrice Benedetta Pilato, commossa dopo essere arrivata "solo" quarta ai 100…