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La festa dei morti non c’è più, La Russa: nulla contro Halloween, ma rimpiango i regali che “lasciavano” i defunti quand’ero alle elementari

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“Spero davvero che, senza nulla togliere ad Halloween, questa tradizione della festa dei morti dedicata ai bambini rimanga, anzi torni a crescere e contamini il resto d’Italia. Sarebbe bello che, come capitava a noi bambini delle prime classi della scuola elementare, i ragazzini di oggi, all’indomani del 2 novembre, si scambiassero la fatidica frase che mi risuona ancora nelle orecchie: ‘Chi ti lassanu i morti? Cosa ti hanno lasciato?’, davvero convinti, almeno per qualche anno, che il confine tra la morte e la vita il 2 novembre fosse annullato dall’amore e dalla gioia”. A scriverlo sui social il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel giorno della commemorazione dei fedeli defunti.

L’alto esponente di Fratelli d’Italia dice di non avere “nulla contro la festa di Halloween, angloamericana”, perché “ormai entrata anche nel nostro costume ogni sera tra il 31 ottobre e il 1° novembre, con molta gioia dei bambini (e non solo) felici di avere il dolcetto piuttosto che lo scherzetto e di travestirsi in un anticipo del nostro italico carnevale”.

Tuttavia, sostiene di avere “nostalgia di una festa tutta siciliana nel giorno dei morti, il 2 novembre, che, sia pure con molta difficoltà, resiste ancora nelle case dei siciliani”.

“Mamma e papà – ricorda il presidente del Senato – ci avevano spiegato che durante quella notte sarebbero venuti a trovarci, purché fossimo regolarmente addormentati, i ‘nostri’ morti. Per me e per mia sorella Emilia, di poco più piccola, erano in particolare due nonni che non avevo conosciuto e un altro scomparso da poco, come anche zia Pidda, dolce zitella che avevo amato e conosciuto”.

Quindi, ricorda: i morti ci avrebbero “prima solleticato le palme dei piedi per assicurarsi che non fossimo ancora svegli e poi, dopo una carezza, ci avrebbero lasciato i regali che avevamo desiderato e richiesto loro con una preghierina”.

Infine, La Russa rammenta che quella circostanza di “un cesto vicino al letto, pieno di giochi, regalini e dolciumi” era il prologo della “parte più eccitante: la ‘caccia al regalo’

“Perché i morti – conclude il presidente di Palazzo Madama – si erano divertiti a nascondere parte dei giocattoli in diversi angoli della casa”.