La Südtiroler Volkspartei, così come annuncia il Corriere della Sera, ha presentato una proposta di legge al Senato, per reintrodurre le festività soppresse 40 anni.
Si tratta del 19 marzo, festa di San Giuseppe (anche del papà), poi l’Ascensione, 40 giorni dopo la Pasqua, la Pentecoste, il primo lunedì a 50 giorni dopo Pasqua e il Corpus Domini, 60 giorni dopo.
Non solo: secondo i deputati sudtirolesi bisognerebbe estendere a tutto il territorio nazionale la festività dei Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma, festività celebrata solo nella Capitale.
Il ritorno delle festività soppresse sarebbe un “omaggio alla persone credenti che potrebbero così celebrare le ricorrenze religiose”. Ma anche ai “non credenti che potrebbero dedicare le giornate alle attività di tempo libero”. Sacro e profano. Ad eccezione del 29 giugno, i giorni indicati nella proposta erano tutti festa nazionale fino al 1977, quando vennero cancellati per legge.
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