A maggio si è svolto, ad Acireale (CT), presso l’Istituto Regina Elena, il convegno dal titolo: “Una disciplina alla prova – presentazione della quarta indagine della Religione Cattolica” dove sono stati analizzati i risultati della quarta indagine nazionale sull’IRC a trent’anni dalla revisione concordataria del 1984, dopo le ricerche condotte precedentemente. Naturalmente si è trattato ampiamente della figura dell’IdR nella scuola e di questo tipo di insegnamento.
Sono intervenuti Don Daniele Saottini, Responsabile del Servizio Nazionale IRC della Conferenza Episcopale Italiana, il Prof. Sergio Cicatelli, Preside e Direttore del Centro Studi per la Scuola Cattolica della CEI e la Prof.ssa Barbara Condorelli Coordinatrice Regionale IdR Sicilia.
All’incontro era presente il Prof. Carmelo Mirisola, docente IRC e responsabile Provinciale CISL IRC di Catania che ha gentilmente accettato di rispondere ad alcune domande.
Oggi com’è vista la figura dell’IdR e come s’inquadra nell’offerta formativa questa disciplina?
L’insegnante di religione cattolica nella scuola si propone come figura portante; questo tipo d’insegnamento è chiaramente pluridisciplinare ed interculturale, propone percorsi educativi che toccano svariati argomenti ed è un chiaro anello di congiunzione tra diversi popoli pur mantenendo una chiara identità cristiana ed europea.
L’insegnamento di Religione Cattolica è portatore di cultura (quella cristiana che è alla base della civiltà europea) e di valori che, partendo da una base cristiana, si rivolgono a tutti al di là delle differenze di cultura e religione, perché si pongono come universali e comuni all’Umanità.
Alcune correnti politiche mettono in discussione tale insegnamento dichiarando che vi sono sempre meno richieste di avvalentesi, secondo lei è così?
Assolutamente no! I numeri parlano chiaro, la richiesta si mantiene stabile, anno per anno intorno al 90% e questo dimostra il grande interesse verso questa disciplina da parte delle famiglie e degli studenti che manifestano, verso i programmi svolti, una chiara sete di sapere e conoscenza desiderando approfondire i temi proposti,
Da quello che è emerso dal convegno, qual è l’atteggiamento della CEI?
La CEI dimostra una grande apertura e disponibilità nei confronti di un nuovo concorso; Don Daniele Saottini ha chiaramente dichiarato che ci deve essere, sia nel rispetto della normativa, sia per coloro che lo attendono da molto tempo. Naturalmente le modalità dovranno allinearsi a quelle standard di tutti i concorsi per docenti, ma questo è qualcosa che andrà studiata in sede tecnica ed organizzativa quando sarà il momento.
Cosa sta facendo la CISL per gli IdR?
Partiamo dal fatto che la CISL, grazie alla sua azione, ha permesso il primo concorso e questo è innegabile risultando agli atti parlamentari e in altri documenti facilmente recuperabili in internet.
Oggi il Sindacato, in Sicilia, a Catania, si sta muovendo attraverso l’organizzazione di un Dipartimento provinciale IRC che io guido, grazie al sostegno del Segretario generale CISL Scuola di Catania Prof. Ferdinando Pagliarisi che ha portato all’attenzione nazionale le problematiche dei colleghi. Tale iniziativa è stata raccolta dalla Prof.ssa Francesca Bellia, Segretaria Regionale CISL Scuola la quale, dimostrando un grande interesse, sta caldeggiando la nascita di un Dipartimento Regionale IRC.
Profondo interesse verso la categoria lo ha pure dimostrato la Segretaria Nazionale con delega all’IRC Prof.ssa Ivana Barbacci che auspica un’estensione a livello nazionale del modello Catania, realizzando, nelle varie regioni una serie di dipartimenti IRC collegati tra di loro e in sintonia con la CISL di qui andranno a far parte nello spirito del nostro Sindacato.
Qual è l’azione del Dipartimento di Catania per supportare i docenti IRC?
Il dipartimento di Catania vanta la presenza di un gruppo di coordinatori provinciali sempre in formazione che ogni settimana e nei momenti forti dell’anno come la compilazione della graduatoria regionale e la domanda di assegnazione, offre la propria consulenza per qualunque necessità. Ha realizzato anche un sito web di informazione specifica all’indirizzo: www.cislscuolactirc.it e mantiene i contatti a livello nazionale con diversi esperti del settore come il Preside Sergio Cicatelli ed il Prof. Nicola Incampo per una consulenza tecnica precisa e sicura su ogni aspetto della categoria ed in generale del mondo della scuola.
Quali sono le sue speranze?
Sono sicuro che lavorando in sinergia si arriverà ad un concorso che possa immettere in ruolo alcune migliaia di docenti di Religione. Vedo nel lavoro costante della CISL un grande apporto verso questi insegnanti, sicuro che la forza di questo sindacato risieda non solo nei numeri (siamo quasi cinque milioni d’iscritti di tutte le categorie), ma anche (e la cosa non è da trascurare) nelle profonde sue radici che affondano nella dottrina sociale della Chiesa.
Sono convinto che per quanto lunga possa essere la strada, riusciremo, attraverso la costanza e la competenza, a perseguire grandi traguardi.
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