Spiegare la filosofia ai bambini delle elementari funziona: loro si appassionano, imparano a razionalizzare, a elaborare nuove competenze linguistiche. Insomma, crescono. Lo sostiene Paola Muller, docente di Storia della filosofia medievale all’università Cattolica di Milano, che ha appena concluso il laboratorio “Fare filosofia con i bambini” che ha coinvolto 6 classi di quarta e quinta elementare dell’istituto Leone XIII di Milano.
“L’obiettivo è far entrare la filosofia come curriculare; prima in alcune scuole pilota, poi proporlo alla Direzione scolastica e al Miur”.
Intervistata da Iodonna.it, l’eseprtta dice :“Noi non facciamo storia del pensiero, non diamo contenuti. Piuttosto, facciamo riflettere i bambini, aiutandoli a passare da un piano descrittivo esperienziale e un piano concettuale. Un esempio: per parlare di bellezza, la domanda iniziale è stata non che cos’è la bellezza, ma dicci qualcosa di bello per te. E se le prime risposte erano sul divertimento, cioè Gardaland, poi siamo passati a un piano più intimo: il guardarsi negli occhi con gli amici, il bacio della buonanotte della mamma. Per proseguire poi con la bellezza che è anche far star bene gli altri. Questi concetti venivano da loro, spontaneamente”.
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“Per i più piccoli, il modo per elaborare competenze logiche ed etiche, come per esempio rispettare gli altri e le loro opinioni. Utili alla crescita personale, più che al percorso scolastico”.
L’obiettivo sarebbe quello di presentare questo progetto ad alcune scuole campione di Milano tra aprile e maggio, e poi coinvolgere gli studenti della laurea magistrale, come è già accaduto nei laboratori del Leone XIII, dove accanto a 3 docenti del Dipartimento di Filosofia c’erano 10 ragazzi. “Vorremmo far sì che per gli studenti diventi uno stage”.
Intanto i bambini che hanno partecipato si sono entusiasmati.