Nonostante le defezioni di docenti e alunni, e seppur con qualche errore nelle griglie di valutazione che ha scatenato feroci polemiche, le prove qualche risultato lo hanno dato.
Per certi versi si tratta di uno strano procedimento: partire dai piedi per arrivare, non si sa come, alla testa. Meno presidi, meno professori, meno istituzioni scolastiche autonome, ma più valutazione degli stessi. Per ora l’Invalsi resiste, a dispetto di chi gli vuole male. E di prove ce ne saranno, possiamo giurarci, ancora a iosa, prima fra tutte quella della maturità del prossimo anno, visto che nessuno riesce a formulare una proposta alternativa al famoso Istituto nazionale di Valutazione. Ma arriveranno i correttori a prendere il posto degli insegnanti curriculari, solitamente sfruttati all’uopo? Con 15 milioni di euro in più, possiamo sperarci.
Ci sono aggiornamenti sulle indagini che stanno proseguendo in merito alla spedizione punitiva di trenta…
Jannik Sinner è sempre più protagonista assoluto nel tennis mondiale. Gli ultimi giorni lo hanno…
Come abbiamo scritto, è tornato il Black Friday, l'occasione più propizia dell'anno per approfittare di…
Con messaggio n° 1024 del 11 marzo 2024 l’INPS ha comunicato che è aperta la…
La sorella di Giulia Cecchettin, Elena, sul suo profilo Instagram ha commentato duramente il discorso…
Le avventure della cagnolina Pimpa tradotte in arabo per raccontare ai giovani studenti del Kurdistan…