Mentre in Italia oltre 1,5 milioni di studenti sono alle prese con l’importante decisione su quale scuola superiore segnarsi, in Finlandia gli studenti non curanti del freddo vanno a scuola in bicicletta anche con una temperatura che sfiora i – 17 gradi.
Studenti italiani che hanno paura di non trovare lavoro (almeno uno su due), mentre il 63% mette seriamente in conto la possibilità di lavorare o studiare all’estero dopo il diploma. Quindi scelta non facile la loro, una indecisione che viene superata in molti casi solo poche ore prima della chiusura delle iscrizioni.
Se In Italia le mamme raccomandano ai propri figli di coprirsi bene, in Finlandia vanno a scuola in bici anche con temperature in cui da noi chiuderebbero le scuole stesse!
È diventata virale in Rete la foto postata da Pekka Tahkola, un ingegnere della Navico L.t.d. che lavora presso la città di Oulu . All’esterno dell’edificio della scuola della città si vede una montagna di neve coperta da una distesa di bici. Oltre mille studenti su 1200 tra i 7 e i 17 anni usano infatti ,questo mezzo per raggiungere la scuola. Per Tahkkola che si occupa di mobilità “smart” è in realtà una situazione normale per quelle parti.
Un Paese, la Finlandia che storicamente incentiva molto l’utilizzo della bicicletta, grazie allo sviluppo nel tempo di infrastrutture adeguate e strade ben tenute che consente loro di pedalare con facilità e sicurezza anche nei periodi invernali.
Scuole tra le migliori nel mondo, servizi sociali eccellenti, panorami bellissimi: in questo quadro apparentemente perfetto, la Finlandia è alle prese con il problema demografico: 5 milioni di abitanti in tutto, con una densità di 16 abitanti per chilometro quadrato, contro i 207 dell’Italia.
Da qui l’idea nata dal governo di Helsinki, che si autodefinisce “la capitale più fredda del mondo”, di rilanciarsi come CaaS, City as a Service: una specie di grande hub per startup, idee, invenzioni hi-tech, professionisti.
In sostanza porte aperte a qualsiasi Europeo che abbia una buona idea imprenditoriale, in particolare nel contesto Tech: se l’idea da presentare al governo piace, viene messo a disposizione tutto il resto, tra cui
un App in cui è possibile trovare tutte le informazioni; ad esempio come cambiare residenza, come chiedere il numero di previdenza sociale, come trovare un alloggio e soprattutto come ottenere il fondo messo a disposizione dallo stato, una “borsa di avvio” che copre le spese dei primi tre mesi di attività.
Servono quindi giovani imprenditori, ma anche sviluppatori, startupper, chiunque abbia buone idee da portate avanti. In cambio riceverà i tanti buoni servizi welfare messi a disposizione dallo stato. Un paese che ha fame di innovazione, basti pensare che proprio in Finlandia si svolge, Slush, la più grande manifestazione al mondo di startup tech.
Negli ultimi anni sono transitate di lì tanti progetti ed invenzioni che hanno spopolato il mercato. Idee nate altrove ma che solo in Finlandia hanno trovato concretezza e futuro.
E brutto pensare che in Italia abbiamo il problema esattamente contrario. Tante belle idee e teste pensanti ma ci manca uno Stato che li aiuti a metterle a terra e farle diventare un successo. Per il bene del Paese stesso.
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