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La Finlandia dice basta alla didattica frontale e per discipline: arriva il ‘co-insegnamento’

Basta con la didattica frontale. E niente più discipline tradizionali come scienze, matematica e storia: d’ora in poi gli studenti finlandesi studieranno in piccoli gruppi e per “argomenti”. L’annuncio è arrivato attraverso il quotidiano britannico Independent, che il 21 marzo ha dedicato alla ‘svolta finlandese’ un lungo reportage.

Sempre ai primi posti al mondo per il suo sistema scolastico, anche per l’investimento record per l’Istruzione più alto al mondo (attorno al 7%), la Finlandia ha deciso di rivoluzionare l’istruzione e dire addio alle classiche materie di studio. L’esperimento è già partito a Helsinki, ma solo per i ragazzi dai 16 anni in su. Tra i soggetti studiati, ad esempio, ‘l’Unione europea’ che comprende economia, politica, lingue, storia e geografia. L’obiettivo, spiegano gli ideatori del programma, è fare in modo che nessuno studente in Finlandia si chieda più: “Perché devo studiare questa materia? Qual è il punto?”.

 

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La nuova linea pedagogica, inoltre, metterebbe in dubbio anche la validità del tradizionale insegnamento frontale, che farebbe il posto ad una didattica decisamente moderna: quella che si basa sullo studio in micro-gruppo.

Tuttavia, molti insegnanti finlandesi hanno già fatto sapere di non essere d’accordo con questo genere riforma, perché non vogliono rinunciare alle loro competenze specifiche in nome di quello che i promotori della rivoluzione chiamano ‘co-insegnamento’. Il progetto, però, va avanti: i suoi promotori vorrebbero, anzi, che entro il 2020 fosse esteso a tutto il Paese.

 

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Alessandro Giuliani

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