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La Finlandia? Il paradiso della didattica

Secondo una ricerca sul sistema scolastico finlandese, e pubblicato da Huffingtonpost, i piccoli allievi iniziano la scuola materna a 6 anni, ma il tempo dedicato al gioco e all’artigianato nell’insegnamento di base è prioritario.

Il ruolo del gioco infatti per i pedagogisti finlandesi sarebbe molto importante  nel modo di imparare dei bambini: “Possiamo usare il gioco in modo tale che gli studenti apprendano ugualmente”.

I primi studi mostrano come il ruolo delle attività ludiche durante la scuola primaria non penalizzi il futuro tasso di alfabetizzazione degli allievi. Stando alle ricerche dell’Università di Stanford, infatti, la Finlandia è uno dei Pesi con il più alto tasso di alfabetizzazione del mondo con il 94% degli studenti inizia la propria formazione durante la scuola secondaria -e i ragazzi che iniziano la carriera universitaria a 16 o 17 anni.

Secondo le ricerche del “Program for International Student Assessment (PISA)”, la Finlandia ha un ottimo sistema scolastico, tra i 5 migliori del mondo. Questo, però, non vuol dire che la letteratura sia bandita dalle sue scuole. Al contrario, se gli insegnati lo ritengono opportuno, in accordo con i genitori, è possibile creare un apposito piano di studio per il piccolo allievo.

La Finlandia ha inoltre uno dei più bassi tassi di povertà infantile del mondo. E questa è una caratteristica fondamentale perchè potrebbe rendere difficile esportare questo modello educativo in altri stati. Inoltre viene pure sostenuto che non vi sia alcun beneficio a lungo termine sui bambini della scuola materna ai quali viene insegnato a leggere così presto.

Attraverso un esame tra la scuola finlandese e quelle statunitensi, si è capito dei benefici di concedere agli alunni e agli insegnanti la possibilità di avere almeno 15 minuti per giocare e socializzare.

Pasquale Almirante

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