A proposito dell’episodio della professoressa derisa e offesa in una Scuola superiore di Alessandria, ritengo che la cosa più grave di tutta la triste vicenda risieda nella frase del Preside dell’Istituto quando afferma che era “sempre stata considerata una buona classe” cioè non era, come pensavamo, una di quelle “classi difficili” presenti nelle periferie di qualche grande città.
La presenza, non prevista, della docente disabile e di animo gentile ha evidenziato quanto la buona educazione fino ad allora mostrata dagli alunni fosse solo una “finta educazione” dovuta magari al timore di qualche brutto voto, note, punizioni o quant’altro.
Si è dimostrata quindi un’educazione di facciata, ipocrita, crollata miseramente davanti ad una docente in difficoltà, buona d’animo (li ha perdonati) e non in grado di difendersi, mostrando così la viltà degli alunni ed il fallimento educativo delle famiglie e della scuola.
Mi auguro che questo amaro episodio stimoli qualche riflessione in quei docenti che nei Consigli di classe affermano tranquillamente “con me si comportano bene”.
Felice D’Ascenzo
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