Ieri, 17 aprile, all’interno del programma “La Fisica dell’Amore” di Vincenzo Schettini, il docente e content creator volto del progetto editoriale “La Fisica Che Ci Piace” hanno partecipato I Santi Francesi, il celebre duo musicale formato da Alessandro De Santis e Mario Francese, rispettivamente classe 1998 e 1997.
Alessandro de Santis ha parlato così del suo periodo a scuola: “Se avessi la possibilità di fare il liceo adesso mi divertirei di più. Non ho trovato molti professori che mi pungolassero. C’è però il caso di un prof di letteratura che ricordo impresso perché ci ha parlato di Leopardi entrando in classe, sbattendo i libri sulla cattedra dicendo ‘Leopardi non era un pessimista’. Non credete a tutti quelli che lo dicono. Mi ha fatto crescere anche musicalmente. Mi piacerebbe molto studiare e prendere una laurea, magari in fisica”.
Mario Francese ha raccontato: “Ricordo un docente di matematica e fisica che al di fuori dei compiti guardava al di là dello studente, a quello che faceva fuori dalla scuola, ricordando che aveva davanti persone e non solo qualcuno che deve rendere”.
Ecco come è strutturato il programma di Schettini: “Gli ospiti racconteranno il loro passato a scuola: è importante far notare come tutti siamo stati studenti. Sono seguito da vip che mi scrivono in privato sui social e mi dicono ‘Che bello, mi hai sbloccato un ricordo di quando ero a scuola’. Loro sono stati ragazzi e hanno vissuto gli stessi disagi, se non peggio. E quindi voglio che li raccontino, assieme a quello che li ha illuminati. E i giovani vanno coinvolti nel dialogo”, ha detto Schettini.
Quest’ultimo si è raccontato a Vanity Fair: “Una mia prof mi fece sentire malissimo perché mi denigrò davanti a tutti facendomi sentire inadeguato. Oggi, con tutti gli attacchi e la corsa ai like e ai commenti che ci sono sui social, non so davvero cosa significhi essere adolescente, ed è per questo che sento di dover spiegare loro come guardarsi dentro per motivarli”, ha raccontato.
La trasmissione è iniziata il 16 aprile, con i primi tre ospiti. Ecco le parole di BigMama, che ha parlato ancora una volta di bullismo, di cui è stata vittima: “A scuola mi piaceva dormire, copiare. Alle elementari ero la bambina più brava, sempre con la mano alzata. Poi sono stata bullizzata. Ho pensato che la scuola fosse il problema e ho perso la voglia di studiare, la mia ribellione era essere la peggiore della classe. Era il mio modo di odiarmi e svalutarmi. All’Università ora ho la media alta”.
Ecco invece cosa ha detto Claudio Cecchetto: “La scuola mi ha insegnato, al di là delle materie, a stare insieme agli altri. Sono stato rimandato in matematica e poi ho scoperto che mi piaceva la matematica e ho scoperto che ero bravo. Il voto brutto non mi ha mai ferito, mi dispiaceva per i miei genitori”.
Il giovane Giuseppe Pirozzi, di 16 anni, che è ancora uno studente, ha detto la sua in merito ai voti a scuola: “Io sono ancora uno studente. Mi è capitato di perdere le lezioni perché stavo fuori la classe con i professori stessi che mi trattenevano fuori. A me piace andare a scuola però non per studiare, ma per la felicità di vedere i miei amici. La scuola insegna tanto. Mi ha insegnato la condivisione con gli amici. Secondo me un alunno non deve essere giudicato con un voto numerico, questa cosa mi infastidisce molto. A volte la scuola blocca, c’è un muro. Alcuni miei coetanei vengono bloccati dagli stessi professori che per essere rigidi possono bloccare qualcuno. In questo momento nella vita sento un peso ma sono sostenuto dagli amici e dagli stessi docenti”
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