“L’impianto del disegno di legge – ha detto Pantaleo – non è convincente, perché non innalza i livelli di istruzione, non favorisce il superamento delle disuguaglianze socio-culturali e territoriali che condizionano pesantemente gli esiti scolastici, riduce la democrazia, i diritti e la libertà di insegnamento”.
Per le stabilizzazioni del personale docente e Ata, la Flc Cgil propone un decreto urgente; per le materie relative al rapporto di lavoro (salario, professione, carriera, orario, mobilità, periodo di prova, ecc.) serve il contratto.
La scuola dell’autonomia ha bisogno di un patto di regole condivise, di trasparenza e collegialità per poter funzionare. Invece – ha evidenziato Pantaleo – nel DDL “ci sono molte forzature sull’autonomia con scelte che possono mettere in discussione il sistema nazionale di istruzione, allargare le disuguaglianze e mettere in discussione la libertà di insegnamento”.
Segnalate anche molte assenze nel DDL che compromettono il futuro della scuola come la mancanza di un piano di investimenti finanziario (non solo per le assunzioni) e per il diritto allo studio; l’impegno a eliminare le molestie burocratiche nelle scuole e la mancanza di un piano di assunzioni per il personale Ata.
Infine, il segretario generale ha concluso augurandosi che la discussione parlamentare sul DDL “favorisca un radicale cambiamento delle norme in esso contenute e sia, al tempo stesso, l’occasione per aprire un grande dibattito pubblico sui temi della scuola che agevoli un nuovo rapporto tra scuola e società”.
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