La Flc-Cgil si rinnova: più spazio ai diritti di donne, giovani e precari
Dare più spazio a categorie sinora messe ai margini: è il nuovo obiettivo della Flc-Cgil a seguito del secondo congresso nazionale svolto pochi giorni fa a San Benedetto del Tronto. Ed i risultati non sono tardati ad arrivare: appena concluso il congresso, che ha visto confermato Mimmo Pantaleo nel ruolo di segretario generale, il sindacato dei lavoratori della conoscenza ha fatto sapere che la presenza di donne all’interno del rinnovato Comitato direttivo nazionale ha superato quello degli uomini: 50,4% le prime, 94,6% i secondi. Una sorpasso importante, perché sommato all’ingresso di un congruo numero di under 35 anni e di precari (doppio rispetto al passato) nel novero dei quadri dirigenziali rappresenta una evidente volontà di rinnovamento. Complessivamente è stato ricambiato quasi il 40% dell’intero organismo dirigente, ma quel che più conta è che i prescelti sono stato “pescati” da categorie sino ad oggi rimaste in disparte: “sono scelte di grande valore simbolico, innovative, – confermano da via Leopoldo Serra – che tracciano un solco, una strada, offrono un obiettivo possibile per tutta la Confederazione”.
Il rinnovamento non si fermerà al ricambio generazionale e alla presenza di: “perché non resti solo l’enfasi dei numeri – sottolineano dalla Flc-Cgil – queste scelte dovranno tradursi in un rinnovamento culturale. La nostra dovrà essere un’organizzazione più attenta ai tempi e ai linguaggi della nostra pratica sindacale, dovrà dare agibilità politica ai nuovi compagni di viaggio“. In termini pratici significa che i nuovi quadri incideranno sugli obiettivi da perseguire: il muro contro muro con il Governo, in particolare con i ministri Gelmini, Tremonti e Brunetta, è destinato ad acuirsi. La salvaguardia e l’estensione dei diritti di giovani, precari e donne non risulta infatti tra le priorità dell’esecutivo. E comunque non indistintamente per tutti, come vorrebbe la Flc-Cgil. In bilico rimane anche il rapporto con gli altri sindacati: al di là delle aperture espresse da Pantaleo durante il congresso (peraltro ricambiate anche dal leader della Cisl Scuola, Francesco Scrima), le distanze – soprattutto sulle modalità di trattare con la parte pubblica – appaiono ancora ampie. Per azzerarle servirebbe un evento importante: come il naufragio delle trattativa per il rinnovo del contratto. Per il quale, però, non si sono ancora aperte le trattative.