La Flc di Milano chiede alla Moratti di protestare contro il Ministro
Nelle scuole milanesi gli alunni stranieri sono in continuo aumento è così il segretario generale della Flc Cgil di Milano prende carta e penna e scrive al sindaco della città Letizia Moratti chiedendole di intervenire per far fronte alle necessità delle scuole.
Dopo averla combattuta con ogni mezzo per i 5 anni in cui ha rivestito l’incarico di Ministro dell’Istruzione, adesso Cgil-Flc si rivolge a Letizia Moratti cercando di averla come alleata nella protesta contro i ministri Tremonti e Gelmini.
“Sono oltre 46 mila (il maggior numero nelle scuole della città) i ragazzi di madrelingua non italiana iscritti nelle scuole statali della provincia di Milano – sottolinea il segretario milanese della Flc Attilio Paparazzo nella sua lettera al Sindaco – e sono 94 i facilitatori linguistici che il provveditorato mette a disposizione per le scuole che presentano le maggiori complessità”.
“Nel 2000 – ricorda Paparazzo – nella provincia di Milano erano presenti circa 20 mila ragazzi stranieri ai quali si destinavano oltre 200 facilitatori linguistici”.
“Le percentuali di presenza di alunni “stranieri” in diversi istituti – aggiunge ancora il segretario della Flc – supera il 20- 30% dell’intera popolazione scolastica e in alcuni plessi della città si sfiorano percentuali del 60-70-80%. Ciò determina la formazioni di classi dove è minoranza la componente madrelingua italiana o dove sono presenti otto-dieci diversi gruppi linguistici”.
Ecco perché Paparazzo si augura che Letizia Moratti intervenga al più presto presso i ministri Gelmini e Tremonti “affinché siano reperite le risorse di personale e finanziarie che servono alla scuola milanese”.
L’alternativa, secondo la Flc milanese, è una sola: aprire il confronto con il sindacato per “programmare qualità e quantità degli investimenti che il Comune di Milano dovrà mettere in campo per compensare le colpevoli omissioni ministeriali”.
In altre parole: se Letizia Moratti non riuscirà a ottenere nulla dal Ministro, dovrà mettere trovare i fondi necessari nelle casse del Comune.
C’è da sottolineare che la lettera al Sindaco Moratti è una iniziativa tutta della Cgil, segno che Cisl e Uil, almeno in questa fase, non intendono aprire una vertenza con il Comune di Milano.
Sarà comunque interessante vedere se e in che modo il sindaco Moratti risponderà alle richieste di un sindacato, la Flc, che nei 5 anni in cui è stata Ministro, non le ha risparmiato critiche e attacchi.