I lettori ci scrivono

La flessibilità didattica per consentire il rientro a scuola

Mentre tutti stanno spendendo forze e tempo per progettare una DaD curata e non improvvisata, mentre giustamente si pensa anche dal punto di vista sindacale al lavoro dei docenti io cerco di andare oltre sperando che questa esperienza possa portare nell’insegnamento quel rinnovamento tanto agognato, non mi riferisco solo all’aiuto delle piattaforme digitali, non mi riferisco alle varie metodologie innovative messe in atto in questi giorni ma a quell’agognata flessibilità didattica che possa permettere un vero rientro a scuola e un vero cambiamento.

Le aule disciplinari già a settembre

Per tanti anni mi sono occupata della stesura dell’orario scolastico sia alla scuola secondaria di primo grado che in quella di secondo grado, credo di avere una conoscenza approfondita delle varie problematiche organizzative. Secondo me si potrebbe tornare a scuola già a settembre attuando le aule disciplinari o laboratori disciplinari. La stessa classe può essere suddivisa in piccoli gruppi, ogni gruppo fa un’attività diversa, es: un gruppo fa matematica, l’altro latino e l’altro ancora inglese e poi si scambiano. Saranno gli alunni a muoversi nei vari laboratori o classi. Le ore assegnate alle singole discipline potrebbero essere concentrate in due o più periodi. Si potrebbero attuare delle classi per il potenziamento e altri per il recupero della stessa disciplina.

Gli ostacoli?

Quali ostacoli? Le esigenze dei docenti, la necessità di un orario compatto 8,00 – 14,00, una difficoltà organizzativa nelle scuole con numerosi alunni, si dovrebbe rivedere l’organizzazione temporale delle discipline, i trimestri e i quadrimestri,in una sola parola si potrebbe approfittare di questa occasione per dare un calcio alla cattedra e alla campanella e alla ” scuola che sbarra la giornata come un cancello di un carcere dove la giovinezza espia se stessa”..Bisognerebbe lavorarci, tanti bravi colleghi o dirigenti potrebbero fare molto.

Angela Giardinaro 

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