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La formazione on line? Preferita da donne del Sud giovani e colte

Una giovane donna del Sud con un titolo di studio medio-alto: è questo il profilo di utenti che nella maggior parte dei casi risponde coloro che si rivolgono alla formazione a distanza. Il dato è emerso da dai risultati del primo anno di vita del Sistema permanente di formazione on line (Spf), pubblico e gratuito, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: il sistema, realizzato dall’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori e da Italia Lavoro, al 1 luglio del 2008 poteva contare 134.295 utenti registrati e 86.396 iscritti almeno ad un corso. Si tratta di utenti impegnati all’interno della filiera istruzione-formazione-lavoro e a cui è stata offerta, tramite la piattaforma Xformare.it, la possibilità di scegliere tra 180 corsi. A cui hanno aderito diverse tipologie di operatori: da quelli che operano nei servizi per l’impiego fino ai tutti quei soggetti che all’interno di enti pubblici o aziende si occupano di inserimento lavorativo e di formazione. Quindi anche di personale della scuola.
Il motivo alla base dell’iscrizione ai corsi on line è per tutti la stessa: qualificarsi o riqualificarsi attraverso la realizzazione di un’offerta di formazione continua di tipo “e-learning evoluto”. Ebbene, dal rapporto di monitoraggio risulta che su un campione di circa 14.000 soggetti iscritti e fruitori di corsi “la percentuale di donne è superiore a quella degli uomini (52% del totale), con una marcata prevalenza nelle province meridionali e insulari. La maggior parte di queste ha un’età intermedia tra i 25 e i 44 anni, nello specifico il 35,3% tra i 25 e i 34 e il 27,1% tra i 35 e i 44 anni ed è in possesso di un titolo medio alto (50% diploma di scuola secondaria, 39,2% titolo universitario, 2,3% titolo postuniversitario)”.
E’ interessante notare che i corsi più richiesti, fra i numerosi offerti dal catalogo, sono quelli relativi al tema della sicurezza, oggi al centro dell’attenzione delle politiche sociali e del lavoro. A seguire quelli sulla comunicazione, correlati al fatto che una percentuale considerevole degli utenti sono addetti del settore scolastico (circa un terzo di quanti hanno risposto al questionario). E per finire quelli di argomento informatico, soprattutto relativi all’uso di Office ai livelli di base e avanzati, quelli relativi alle competenze linguistiche (lingua inglese, ma non solo).
Tra i corsi con migliori caratteristiche funzionali e metodologiche figura quello, proposto dall’Università di Verona: “15 allievi della facoltà di Scienze della Formazione – dicono dall’Isfol – ha utilizzato Spf on line all’interno di un corso strutturato in modo da integrare e-learning e formazione d’aula”.
Sulla scorta delle indicazione della nuova programmazione europea 2007-2013, è stato realizzato il progetto di un Corso di Laurea in Scienze della Formazione Professionale, specificamente rivolto agli operatori della formazione permanente che si avvale di alcune Unità Formative elaborate all’interno di Spf on line. L’iniziativa risponde a due obiettivi strategici: da una parte garantire agli operatori della formazione lo stesso valore professionale attribuito agli operatori della scuola e dall’altra rispondere alle esigenze di riconoscimento delle loro competenze secondo le indicazioni dell’Eqf (European qualification framework).
Il Rapporto di Monitoraggio è disponibile on line.

 
Alessandro Giuliani

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