Attualità

La Francia è pronta a testare l’uso dell’uniforme nei licei in difesa della scuola laica e dei valori di cittadinanza. Servirà?

L’Auvergne Rhône-Alpes è un’importante regione, territorialmente molto estesa, che si trova tra il centro e il sud-est della Francia. Conta molte città di rilievo come Grenoble e Lyon, il capoluogo. Questa regione – come riporta praticamente tutta la stampa francese – ha avanzato la sua candidatura presso il Ministero degli Interni e dell’Educazione Nazionale per testare l’uniforme nei licei a partire dal prossimo anno scolastico 2023-24. Cinque licei, di cui ancora non è stato fornita l’identità, saranno gli apripista di un vecchio progetto, mai del tutto abbandonato, soprattutto tra i partiti della destra francese, e che adesso verrà attuato, sebbene ancora in via sperimentale.

Come annunciato dal presidente della regione Auvergne Rhône-Alpes, i licei saranno selezionati in modo tale da garantire una totale rappresentatività di tutta la popolazione studentesca: due licei privati e tre pubblici, alcuni ubicati in centro città, altri in periferia, uno in zona rurale. In tutti, gli studenti dovranno indossare delle uniformi – ancora non esattamente definite nel dettaglio –  fornite gratuitamente dalla Regione.

Per Mickaël Paccaud, consigliere regionale delegato all’eccellenza educativa e responsabile della sperimentazione, l’uniforme a scuola simboleggia l’orgoglio e il sentimento di appartenenza. L’obiettivo del progetto – continua il consigliere – è di esaltare i valori di cittadinanza e di rispetto, contro ogni esclusione. Al tempo stesso l’uniforme sarà fondamentale nella lotta che quotidianamente portiamo avanti contro l’ostentazione di simboli e abiti chiaramente riconducibili a un’appartenenza religiosa.

Ulteriore proposito –  sostiene il Presidente della Regione Auvergne Rhône-Alpes – è quello di produrre localmente, al cento per cento, le uniformi da consegnare agli studenti. Sarebbe un punto a favore nella battaglia per la sostenibilità ambientale. Un obiettivo, del resto, ampiamente raggiungibile, se si pensa che con le sue 600 aziende e 17 000 addetti, la regione è la prima zona industriale del settore tessile in Francia. 

Il progetto, tuttavia, è uno di quelli fortemente divisivi, sia a livello di opinione pubblica (secondo i più recenti sondaggi, la Francia è spaccata a metà) che a livello politico, dove non incontra il favore delle opposizioni: per il partito ecologista, ad esempio, la misura sarebbe un vettore di conformismo sociale, in un momento particolare per i ragazzi – l’adolescenza – in cui al contrario si affermano le personalità individuali.

La vera domanda, a nostro avviso, resta una: ma davvero indossare un’uniforme potrà essere l’antidoto contro i mali che oggi attanagliano la scuola, non soltanto quella francese? Bullismo e violenze di vario genere, razzismo, discriminazioni sociali, emarginazione e comunitarismo religioso saranno, come per incanto, spazzati via per sempre? Noi crediamo di no, ci vuole ben altro per ottenere questi obiettivi. Occorrono tempi lunghi e docenti provvisti di competenze specifiche, di buone dosi di empatia e di forte motivazione. Servono esperti che affianchino i docenti in questo faticoso lavoro quotidiano. Insomma, servono persone che si spendano sul fronte dei ragazzi più difficili. Le uniformi sono fumo negli occhi e soldi spesi inutilmente, come per le sedie girevoli…

Gabriele Ferrante

Articoli recenti

Sciopero scuola 15 novembre, Martelli (Uds): stop ai privati, più spazio chi tutti i giorni sta in classi poco sicure – INTERVISTA

Il 15 novembre, in occasione della giornata internazionale dello studente, l’Unione degli Studenti scenderà in…

08/11/2024

PNRR su formazione alla transizione digitale, avviso in scadenza l’11 novembre 2024

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato l’avviso pubblico prot. n. 152374 del 28…

08/11/2024

Pensioni scuola, per l’APE Sociale deve essere presentata domanda entro il 30 novembre per la verifica dei requisiti

Il termine per la presentazione della domanda di verifica delle condizioni di accesso all’APE Sociale,…

08/11/2024

Stupro Palermo, condannati tutti e sette gli autori ma ridotte le pene richieste. Uno di loro: “Chiedo una sentenza giusta”

Ci sono novità sul caso dello stupro di Palermo, la violenza di gruppo perpetrata ai…

08/11/2024

Niente compiti casa o per le vacanze e pause ogni sei settimane, accade in Olanda. La mamma influencer: “Che meraviglia”

Il duo di mamme influencer molto famose su Instagram che si batte per la modifica…

08/11/2024