E’ una di quelle cose che esistono da tempo ma di cui si parla poco e che di tanto in tanto un giornalista tira fuori dal cassetto per farne una notizia. In questi giorni, la stampa francese ha ricordato ai suoi lettori che esiste in Francia, già dal 1987, il Prix de l’éducation, un premio assegnato alla fine dell’anno scolastico ai due migliori studenti maggiormente distintisi in ambito liceale e tecnico-professionale.
I criteri di scelta sono severi: l’alunno o l’alunna devono dimostrare di essere non soltanto studenti irreprensibili e con ottimi risultati, ma anche bravi nello sport, è avvantaggiato chi pratica una disciplina a livello agonistico, e impegnati nel sociale, in attività di volontariato o in altro genere di impegno personale documentabile. La scelta dello sport quale criterio imprescindibile – fanno sapere dal Ministero – nasce dalla certezza che la condivisione e l’applicazione delle regole sportive spingono i giovani a un comportamento più responsabile e danno loro la possibilità di accedere a valori morali e sociali superiori. Il premio comporta due livelli: uno su scala provinciale, con un vincitore per ogni provveditorato, e uno nazionale a cui potranno accedere i vincitori delle varie provincie. Ai vincitori "periferici" andranno 1000 euro ciascuno, il doppio sarà consegnato ai due vincitori nazionali. Il denaro dovrà essere speso per l’organizzazione di un viaggio all’estero da documentare e relazionare, al rientro, davanti all’assemblea congiunta di alunni e docenti del proprio istituto di appartenenza, alla presenza di un inviato del Ministero.