Il 72% dei tedeschi appoggia la decisione della cancelliera Angela Merkel e dei leader regionali di estendere le misure restrittive anti-Coronavirus nel paese fino al 7 marzo.
Il 50% del campione si attende un allentamento delle misure a partire dal 7 marzo, il 45% vorrebbe prolungarle o intensificarle ulteriormente.
In conferenza stampa, il ministro della Salute ha parlato di un «forte incoraggiante calo» del numero dei contagi. Ma, ha avvertito, i progressi non sono tali da giustificare una revoca delle restrizioni, anche in considerazione del rischio rappresentato dalle varianti. Per questa ragioni, le misure di blocco per rallentare la diffusione del coronavirus in Germania continueranno a pesare sulla più grande economia europea nel primo trimestre del 2021, ma le prospettive per gli esportatori sono cautamente positive.
A dare numeri e fare analisi ci ha pensato il ministro tedesco dell’Economia e secondo il ministero il lockdown sta danneggiando l’industria meno di altre aree dell’economia, ma ha detto che le prospettive rimangono caute e rappresentano un collo di bottiglia nell’industria dei semiconduttori.
La Germania, comunque, ha esteso le restrizioni per frenare la diffusione del coronavirus fino al 7 marzo. Non solo, a preoccupare ancora più i tedeschi ci sono le varianti. Non a caso, infatti, la Germania (in lockdown parziale fino al 7 marzo), ha rafforzato i controlli alla frontiera con la Repubblica Ceca e la provincia austriaca del Tirolo, nel tentativo di arginarne la diffusione.
Le nuove restrizioni, entrate in vigore a mezzanotte, limitano l’ingresso a cittadini e residenti tedeschi, camionisti, personale dei trasporti e dei servizi sanitari e pochi altri, che devono registrarsi online e mostrare un test al coronavirus negativo.