Infatti, l’uso promiscuo necessita di precise procedure per la gestione di:
– cassetta di pronto soccorso. La scuola deve avere una proprio cassetta, chiusa a chiave e controllata dal proprio addetto nominato e formato. Si consiglia l’uso di una cassetta trasportabile;
– locale/spazio/armadio per la tenuta dei prodotti di pulizia. E’ consigliabile tenere ben distinti i materiali e il luogo di stoccaggio dei prodotti della scuola, per evitare l’uso di sostanze pericolose, di proprietà di un altro soggetto (es. società sportiva) delle quali i collaboratori scolastici non conoscono le schede di sicurezze e il loro utilizzo.
– locale/spazio per l’immagazzinamento delle attrezzature. Analogamente è consigliabile immagazzinare la propria attrezzatura in modo ben distinto da quello della società sportiva, al fine di garantirne la sicurezza e il buono stato di conservazione. E’ necessario porre grande attenzione alle modalità di deposito del materiale, quando questo non è chiuso in un locale non accessibile, ma è lasciato nell’area della palestra.
Nel documento si scrive: “ Porte da calcetto, materassoni, pali di sostegno per le reti di pallavolo, seggiolone dell’arbitro sono attrezzature che devono sempre essere vincolate saldamente, in modo da evitare ribaltamenti. A tal fine è utile predisporre una idonea procedure descrittiva dei compiti e delle responsabilità a carico del preposto della palestra (es. insegnante di educazione fisica o collaboratore scolastico) circa le modalità di fissaggio, immagazzinamento e utilizzo delle attrezzature ginniche presenti. Di tale procedura deve essere data comunicazione alle società sportive, associazioni o altri che usufruiscano dei locali e delle relative attrezzature a qualsiasi titolo”.