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La Gilda va in contrattazione integrativa

L’amministrazione centrale ha raccomandato agli uffici periferici di avvisare i dirigenti scolastici di questa importante novità, “al fine di prevenire un eventuale contenzioso” si legge nel provvedimento “che, in ragione della delicatezza della materia in esame, potrebbe avere problematiche ripercussioni anche in sede nazionale.”.
La pronuncia è stata motivata riportando alcuni chiarimenti dell’Aran, contenuti in una nota del 27 maggio 2004. In quella occasione l’Agenzia aveva spiegato alle Amministrazioni che la delegazione sindacale ammessa alla contrattazione integrativa coincide con la delegazione che firma l’accordo del biennio economico. Ciò indipendentemente dal fatto che essa non coincida con la delegazione che risulti firmataria dell’accordo relativo al quadriennio normativo.
Ed è proprio questo il caso della Federazione Gilda-Unams, che nel 2003 aveva rifiutato di sottoscrivere il contratto relativo al quadriennio normativo e al biennio economico 2002-2003. E per questo motivo era stata esclusa dalla contrattazione integrativa.
Con la firma del contratto relativo al biennio economico 2004-2005, avvenuta il 7 dicembre scorso, però, l’esclusione è venuta a cadere. Di qui la reintegrazione nel diritto a partecipare alla contrattazione integrativa. Il diritto di accesso alle sessioni negoziali, peraltro, è solo uno dei vantaggi che spettano ai sindacati firmatari. Le relazioni sindacali che intercorrono tra amministrazione e sindacati firmatari, infatti, oltre alla contrattazione, comprendono l’informazione preventiva e successiva (quella successiva spetta anche ai non firmatari), la consultazione e la concertazione.
A seguito dell’emanazione della nota ministeriale i dirigenti scolastici, in occasione della contrattazione d’istituto, dovranno convocare anche i rappresentanti territoriali della Federazione Gilda-Unams accreditati.
 
 
 
Adalberto Reggiani

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