I ragazzi italiani vogliono essere parte attiva nel promuovere il bene della propria comunità, come risulta dal focus sulla partecipazione sociale e politica realizzato dall’Osservatorio giovani dell’Istituto G. Toniolo assieme all’Agenzia Nazionale Giovani.
Dal focus emerge anche che il 74,2% dei giovani tra i 18 e i 34 anni in Italia si dichiara disposto a svolgere attività di volontariato, rispetto ai coetanei degli altri paesi europei è più marcata la disponibilità a mettere a disposizione il proprio tempo per svolgere attività di solidarietà (69,5% Spagna; 61,3 Regno Unito; 60,7% Polonia; 57,5% Francia; 56% Germania).
Gli under 34 nel nostro Paese sono, inoltre, quelli più sensibili sulla necessità di essere adeguatamente informati su ciò che accade (87,7% contro il 79,6% in Spagna, il 79,4% in Polonia, il 72,4% in Francia, il 71,7% nel Regno Unito e il 71% in Germania).
Ma anche più elevata risulta l’importanza del voto per i giovani italiani rispetto ai coetanei degli altri paesi: assegnano un punteggio uguale o superiore a sei all’importanza di recarsi alle urne l’80% degli intervistati in Italia contro il 70% circa dei coetanei degli altri stati considerati.
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I giovani italiani hanno maturato anche una alta consapevolezza della necessità di avere un peso nei processi decisionali collettivi. Oltre il 60% degli intervistati chiede un ruolo attivo delle nuove generazioni nella definizione delle politiche che li riguardano. Solo il 5,8% ritiene che non dovrebbero occuparsene e che a decidere deve essere solo politici e tecnici di esperienza.
Sul tema del lavoro invece il valore elevato tra le preoccupazioni dei giovani assegnato in Italia (86,9%), Spagna (83,2%) e Polonia (83,6%) riflette anche la maggior difficoltà e il maggior clima di incertezza sul percorso occupazionale che vivono i giovani in tali paesi. La Germania (che si attesta al 71,4%) è la nazione con più bassa percentuale di Neet tra i paesi qui considerati e non sorprende notare che l’attenzione verso il tema del lavoro risulta più bassa.
“Nel complesso, – viene spiegato dall’Istituto Toniolo – l’Italia ha una larga parte di giovani che vorrebbero informarsi, scegliere, operare come cittadini, realizzare pieni progetti di vita, mettersi fattivamente alla prova nel volontariato e nel mondo del lavoro. Meno però oggi riescono a farlo, con il rischio di creare forte frustrazione, di perdere fiducia nelle istituzioni e senso di appartenenza sociale”.
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