La guerra in Ucraina sta producendo effetti deleteri sul Pil: a sostenerlo è il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, per il quale la situazione economica e quella industriale sono destinati ad andare in negativo stretti tra l’inflazione e le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime. Dopo aprile, anche maggio sarà al ribasso. Confindustria conferma che l’attività industriale italiana ha fatto registrare una flessione (-1,4%) pure a maggio.
Parlando al Festival dell’Economia di Torino, Visco ha detto che oggi “la situazione è molto incerta”, ma “è sicuramente più sfavorevole di quello che avevamo anticipato anche a gennaio scorso. Sulla guerra abbiamo sbagliato e non siamo grandi esperti di geopolitica però molti non hanno capito. Le valutazioni che c’erano allora si basavano sulla forza del Pnrr”.
Secondo il governatore della Banca d’Italia “a tutta la classe politica si può dire che gli obiettivi sono segnati e quegli obiettivi devono restare. I progetti vanno nella direzione che tutti auspicano, la transizione ecologica, la transizione digitale, il miglioramento della scuola“.
Anche il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti sostiene che con il proseguire della guerra pagheremo un prezzo.
“Sicuramente le sanzioni – ha detto Giorgetti – stanno causando problemi all’Italia e sicuramente li stanno causando anche alla Russia”.
“Non è un passaggio semplice e sappiamo che dovremo pagare un prezzo nei prossimi mesi specie se il conflitto e le sanzioni proseguono”, ha concluso il ministro dello Sviluppo.
Non tutti i ministri del Governo Draghi, però, la pensano allo stesso modo: quello della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, si dichiara ottimista ed è pronto a scommettere su un Pil a fine anno in crescita.
Durante il Festival dell’Economia di Trento, Brunetta ha detto che “la crisi economica non c’è. Dopo il Pil del primo trimestre dello 0,1% e, se il prossimo sarà anche positivo, con qualcuno che sostiene che dovrebbe essere anche meglio, allora andiamo verso un +3% sull’anno”.
“Quindi con due trimestri positivi, se non ci saranno effetti negativi, andiamo verso il +3% di Pil”, ha ribadito il forzista.
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