La Laurentian University a Sudbury ha visto la definitiva cancellazione di tutti i corsi di “Italian Studies” e non solo.
E si accende la protesta con manifestazioni nel centro della città per esternare tutto il proprio malcontento per il licenziamento di circa 100 dipendenti e i tagli a circa 70 programmi in inglese, francese e indigeni e per chiedere l’intervento del governo.
Cancellato del tutto l’intero programma di Italian Studies. La causa sarebbe oltre 300 milioni di debiti.
“Vogliamo che vengano fatti dei finanziamenti in modo che queste chiusure dei programmi possano essere revocate e abbiamo bisogno del sostegno del governo affinché possa avvenire. Abbiamo bisogno di aiuto”: così una docente.
In una lettera al presidente dell’università Robert Haché, viene chiesta un’indagine per determinare le vere cause del caos finanziario a Laurentian.
Alle voci che condannano lo smantellamento dei corsi alla Laurentian si aggiunge anche quella del leader dell’NDP, Jagmeet Singh, che ha chiesto al governo federale di intervenire con il sostegno finanziario: “Dobbiamo fornire immediatamente del supporto in modo da non permettere questi tagli devastanti. E capire qual è il modello giusto per la sostenibilità a lungo termine, ma in questo momento dobbiamo fermare la scure, dobbiamo salvare l’università”.
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