L’autore della canzoncina ‘Natale di cioccolata’, messa all’indice ieri dalla Lega Nord perché Babbo Natale porta in dono “un sacco pieno di permessi di soggiorno”, si dice sconcertato. La canzoncina, scelta in una scuola media di Sorbolo (Parma), per il Carroccio è ‘propaganda politica’ in classe, mentre il compositore difende la sua “pacifica canzone” per bambini, bersagliata dal “rancore”.
All’ipotesi di una possibile “autocensura” della scuola, modificando il testo alla recita, l’autore replica: “Non lo possono fare”, come autori “non intendiamo permetterlo”. “La rozzezza del pensiero di questi politici – aggiunge – affonda le radici nel silenzio colpevole di chi abbassa lo sguardo e non reagisce”.
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Rispondendo anche a Matteo Salvini, che ieri ha parlato di “lavaggio del cervello ai nostri figli”, l’autore, riporta l’Ansa, rivendica la libertà di “un’espressione artistica” che solidarizza con “la condizione di un bambino se questo migrante”.
La scuola è conoscenza e Natale, conclude, è simbolo di carità e accoglienza.