“Ad oggi, giorno nel quale si doveva votare il decreto Istruzione, non si ha la più pallida idea di come reperire la copertura dei circa 40 milioni di euro necessari alla chiusura del provvedimento. L’aumento delle accise su birra e alcolici è stato infatti dichiarato insufficiente dalla Commissione bilancio. Insomma, questo governo per finanziare la scuola aumenta le tasse ma di tagli agli sprechi non se ne parla. Gli unici tagli che vedo sono quelli dei capelli di ministri e sottosegretari. Intanto, stando ad alcune recenti statistiche, la scuola italiana conta sempre più insegnati ignoranti e, a pioggia, anche gli studenti seguono questo trend. Il ministro si sta dimostrando una carrozza senza cavalli, in tutto e per tutto allineata a quella vecchia politica che tartassa i cittadini senza, di contro, ghigliottinare alcuno spreco. Più che decreto istruzione parlerei di decreto distruzione ecco perché il ministro dovrebbe dimettersi”.