Con la delega il Governo chiede di legiferare “al posto” del Parlamento, ma ciò dovrebbe accadere quando c’è una visione condivisa e la maggioranza coesa, elementi questi che l’attuale esecutivo non possiede e per i motivi a tutti noti: non c’è un governo solido, non c’è una maggioranza coesa, non esiste una visione condivisa e informata della direzione da imprimere al cambiamento della scuola.
Ora, questo Testo Unico si deve scrivere in 9 mesi, nel frattempo si dovranno approvare decine di decreti legislativi (e successivi decreti ministeriali) che lo cambieranno in punti importanti: non era più saggio redigerlo dopo l’emanazione dei decreti?
I provvedimenti messi in campo per l’istruzione
La riforma organica del reclutamento.
In effetti, sottolinea l’Adi, non si tratta di riforma poiché vengono garantite le tutele, cioè i così detti “diritti acquisiti” e il sistema delle graduatorie. E quindi è improbabile che si arrivi allo smaltimento del precariato, perché per smaltirlo bisognerebbe eliminarlo come canale ordinario di reclutamento, non alimentarlo come fa l’attuale sistema, confondendo il merito con il sistema dei punteggi per anzianità. E rimangono altre domande: il corso-concorso presso le istituzioni scolastiche si riferisce al luogo dove si terrà, ovvero alla competenza delle reti di scuole di bandire ed organizzare le selezioni? In altre parole: saranno le scuole a scegliere gli insegnanti o, come oggi, gli insegnanti a scegliere le scuole?
Organi collegiali della scuola. Quali? Gli organi territoriali ormai defunti o anche gli organi di gestione delle scuole? Si dice che gli organi Collegiali avranno competenze solo consultive. Il Consiglio d’Istituto non adotterà più il Pof?
E gli organi collegiali territoriali saranno finalmente eliminati tenuto conto delle competenze degli enti locali e delle Regioni? Sarà eliminato anche il consiglio nazionale per cedere correttamente il posto alla Conferenza delle Regioni? Sarà garantita la rappresentanza delle istituzioni scolastiche autonome e delle loro reti?
Reti di scuole, già definite ampiamente dal DPR 275/99 (art.7, 10 commi), che cosa si può aggiungere di nuovo in termini di compiti (indefiniti e quindi amplissimi) di incentivo e di forma di coordinamento, che non si possa fare con un semplice decreto o un atto di indirizzo?
Procedimenti relativi allo stato giuridico: è la lettera più oscura di tutte, che cosa comprenderà? Anche i procedimenti relativi ad assunzioni, incarichi, valutazione, carriera, sviluppo professionale, figure di sistema? E il trattamento economico comprenderà anzianità, scatti, pensione? Come ci si muoverà tenuto conto che l’intera legislazione non dovrà prevedere oneri per lo stato e comunque, che la materia è oggi ben “tutelata” dalle OOSS? E poi: rivedere i rapporti tra le diverse fonti di natura legislativa negoziale … va bene come principio, ma rimarrà l’attuale articolazione della contrattazione su cinque livelli? Le Rsu saranno ancora obbligatorie ? I presidi avranno ancora l’obbligo di contrattare o, come, nel diritto privato potranno anche farne a meno?
Disciplina giuridica di altri soggetti: chi sono? Ci dobbiamo aspettare alcune integrazioni dell’attuale normativa sulle scuole paritarie; oppure una diversa articolazione delle competenze stato/regione sulla formazione professionale? Oppure, ancora, l’ingresso nell’ordinamento della formazione professionale e dell’apprendistato?
Organizzazione delle istituzioni dell’Alta formazione: si penserà finalmente a razionalizzare le sedi dell’alta formazione? Il solo Triveneto ha più conservatori di tutta la Germania!
La Ministra Carrozza vuole abolire del tutto la democrazia scolastica. Così invece si esprime il Coordinamento Nazionale per la scuola della Costituzione
Nei giorni scorsi la Ministra Carrozza ha presentato in Consiglio dei Ministri un Disegno di legge delega collegato alla legge si stabilità con cui si conferisce una delega al Governo per riscrivere le leggi sulla scuola, in modo da superare tutte le attuali contraddizioni e realizzare in pieno il modello aziendalistico della scuola; difatti nell’ampio elenco di titoli sui quali si conferisce una delega in bianco ( violando palesemente l’art. 76 della Costituzione ) spicca un solo chiaro principio cui il Governo nell’esercizio della delega deve attenersi: privare gli organi collegiali di qualsiasi potere decisionale , mantenendo per essi solo funzioni consultivi.
La Ministra Carrozza ripropone il tentativo già fatto da Brunetta con i suoi provvedimenti, inutilmente, autoritari, di abolire del tutto la democrazia scolastica.
La proposta della Ministra non stupisce più di tanto perchè è perfettamente in linea con l’idea di scuola-azienda elaborata dal PD( all’epoca PDS) che ha portato alla privatizzazione del rapporto di lavoro del personale della scuola, all’introduzione dell preside manager ecc; ora coerentemente con questa linea politica e con il senso politico dell’ alleanza PD-PDL , la Ministra Carrozza propone di abolire , senza discussione e di soppiatto con un allegato alla legge di stabilità, la democrazia scolastica.
Ieri il Coordinamento Nazionale per la scuola della Costituzione ha deciso di lanciare un appello anzitutto al mondo della scuola ed alle organizzazioni della Scuola, ma anche alle forze politiche democratiche ed ai Comitati costituiti in difesa della Costituzione per una mobilitazione nazionale volta ad ottenere il ritiro di questa proposta indecente e il rafforzamento della democrazia scolasica che rappresenta il connotato fondamentale della Scuola della Costituzione
SINTESI dello Schema di disegno di legge collegato alla legge di stabilità 2014.
“Delega al governo in materia di istruzione, università e ricerca.”
Art. 1
(Delega al Governo in materia di istruzione, università e ricerca)
1. Il Governo è delegato ad adottare, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi al fine di provvedere al riassetto ed alla codificazione delle disposizioni vigenti in materia di istruzione, università e ricerca
(…………………)
h) per quanto riguarda la materia dell’istruzione, semplificazione dell’organizzazione amministrativa e dei procedimenti nelle seguenti materie:
1) riforma organica del reclutamento del personale docente, che garantisca la tutela delle diversa categorie di soggetti abilitati, mantenga l’equilibrio tra l e assunzioni per concorso e gli scorrimenti di graduatoria, fermo restando il rigoroso rispetto del principio del merito, e consenta lo smaltimento del precariato, anche attraverso il ricorso al corso-concorso per l’accesso all’insegnamento presso le istituzioni scolastiche ;
organi collegiali della scuola, con mantenimento delle sole funzioni consultive e superamento di quelle in materia di stato giuridico del personale e di quelle rientranti nelle materia di competenza regionale ;
reti di scuole, con la definizione dei compiti, degli incentivi e delle forme di coordinamento;
procedimenti relativi allo stato giuridico e al trattamento economico del personale della scuola, con il superamento delle disparità di trattamento e la precisa definizione dei rapporti tra le diverse fonti di disciplina pubblicistica e negoziale;
contabilità delle istituzioni scolastiche;
disciplina giuridica degli altri soggetti riconosciuti dall’ordinamento vigente in materia di istruzione e formazione ;
organizzazione delle istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica e stato giuridico del relativo personale docente.