Politica scolastica

La legge di bilancio è in GU con il numero 145: gli aumenti di spesa sono legati al CCNL di aprile

La manovra finanziaria per il 2019 è ormai legge a tutti gli effetti: nella giornata del 31 dicembre è stata pubblicata con il numero 145 in due corposissimi supplementi della Gazzetta Ufficiale e dal 1° gennaio è entrata in vigore.

Perchè diminuisce la spesa di personale

Intanto da una ulteriore rilettura della relazione illustrativa emerge una spiegazione plausibile della riduzione di spesa del personale docente negli anni 2020 e 2021.
La disposizione contenuta nel comma 69 dell’articolo 1 della legge 107/2015 – si legge nella relazione – prevede “la  determinazione del numero dei docenti con incarico a tempo determinato con appositi decreti interministeriali per singolo anno scolastico” e questo avrebbe comportato, in sede di redazione della legge di bilancio “una diminuzione dei costi nel 2020 ed una più consistente per l’anno 2021”.
La questione, però, non è affatto pacifica perchè il testo del comma citato regolamenta la costituzione dell’organico di fatto, ma con eccezione dei posti di sostegno in deroga che sono lasciati alla autonoma decisione dei singoli Uffici scolatici regionali.
Inoltre, per la verità, negli anni passati, anche dopo l’entrata in vigore la legge 107, questa regola non era mai stata applicata in sede di redazione della legge di bilancio e questo spiega le incertezze interpretative che si sono create negli ultimi giorni.
In conclusione, si può quindi ragionevolmente affermare che la legge non prevede i tagli imponenti di cui si è parlato.

L’aumento di spesa riguarda l’applicazione del CCNL di aprile

E’ anche altrettanto vero, però, che le variazioni in positivo relative alla spesa complessiva del Ministero sono legate, quasi interamente, alla applicazione del nuovo CCNL come peraltro chiarito dalla relazione illustrativa in cui si sottolinea che la spesa per l’istruzione “vede un aumento degli stanziamenti di competenza del 3,5 per cento rispetto all’assestamento 2018 (4,2 per cento sulle previsioni iniziali) ed è condizionata dall’evoluzione della spesa destinata al personale e dalla firma nell’aprile 2019 del rinnovo contrattuale del comparto scuola”.

Reginaldo Palermo

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