Studenti, docenti, personale Ata, ricercatori tornano scendere in piazza. Quello che chiedono è una scuola di qualità per tutte e tutti, a cominciare dai docenti precari che anche in nome della continuità didattica vorrebbero un contratto a tempo indeterminato e pagato con retribuzioni dignitose. (Prenderai parte allo sciopero? PARTECIPA AL SONDAGGIO)
Insomma, la Legge di Bilancio 2022 non soddisfa i lavoratori. E nemmeno i sindacati. Le lamentele derivano dalla mancanza di provvedimenti sulle classi pollaio, sugli organici, ad iniziare da quelli Covid del personale Ata, ma anche sulla mobilità del personale (in particolare la cancellazione del vincolo triennale dei neo-assunti), sull’allargamento ai precari annuali della carta docente da 500 euro per l’aggiornamento e sulla formazione da remunerare. Ma c’è anche tanta delusione per le risorse ridotte da destinare al rinnovo del contratto, che ad oggi arriva a malapena a coprire 100 euro lordi medi a lavoratore. Senza considerare che eventuali aggiunte nella manovra potranno finanziare solo il prossimo contratto (il 2022/2024) e non quello scaduto da tre anni.
La situazione appare bloccata. Tanto che da alcuni giorni Flc-Cgil, Uil Scuola, Gilda e Snals hanno proclamato lo stato di agitazione, decidendo pure di disertare o di partecipare solo come uditori agli ultimi confronti con l’amministrazione centrale di Viale Trastevere. E minacciano lo sciopero specifico del comparto scuola, probabilmente da svolgersi nel mese di dicembre. Il tentativo di conciliazione è previsto a breve, per martedì 21 novembre, ma l’esito appare scontato: la proclamazione dello stop delle attività lavorative almeno per una giornata appare molto probabile.
La Tecnica della Scuola, quindi, ha deciso di chiedere a docenti, personale Ata e dirigenti scolastici come si comporteranno: aderiranno all’iniziativa di protesta dando sostanza alla decisione presa da quasi tutti i sindacati rappresentativi?
Questa è la domanda del sondaggio: La Legge di Bilancio porterà pochi soldi per la scuola e per gli aumenti di stipendi di docenti, Ata e presidi. I sindacati si apprestano a proclamare lo sciopero a dicembre: aderirai?
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