Una proposta di legge frutto di una lunga e partecipata ideazione, nata dall’ascolto e dallo scambio tra centinaia di docenti, studenti e genitori. Già depositata alla Camera dei Deputati il 4 agosto 2006 come legge di iniziativa popolare sostenuta da 100.000 firme raccolte da 120 comitati di base locali; incardinata nella XV legislatura, non vide la conclusione del suo iter neppure nella successiva e di conseguenza, come previsto dalla normativa vigente, decadde. A tal proposito anche l’UdS (Unione degli Studenti) sostiene l’incontro del 31 gennaio affermando: “Un processo nato dal basso, senza deleghe e che ha saputo ricercare la più ampia partecipazione mettendo in comune saperi, esperienze e sogni per una scuola slegata dal giogo delle imprese, una scuola in grado di formare cittadini attivi e consapevoli.
Perciò, nell’ambito della campagna in sostegno della legge e per rendere questa proposta più adeguata ai tempi e ai bisogni di una scuola cambiata in peggio negli ultimi anni, si svolgerà un assemblea nazionale a sostegno della legge di iniziativa popolare… che sia il primo passo di un percorso più ampio che coinvolga migliaia di studenti, docenti e cittadini facendo vivere questa proposta di legge nelle scuole e nei territori aprendo un dibattito reale sull’alternativa da costruire giorno dopo giorno per una scuola pubblica, gratuita e di qualità”.