La “Leggerezza” del Mof

Da più parti si avanza il sospetto che le linee guida nascondano una strategia finalizzata all’aumento dei carichi di lavoro per il docente e a un contemporaneo taglio delle risorse. Personalmente sono convinto che espressioni quali autonomia, responsabilità, inclusione, rappresentino una sorta di “specchietto per le allodole” per non parlare del rapporto assolutamente asimmetrico tra nuove prestazioni lavorative e compensi. Uno dei tanti esempi è il rapporto tra i crediti professionali e le voci del MOF “Figure strumentali” e “FIS”.

Si legge a pag. 54 delle “linee guida”: i crediti professionali “sono quelli assunti all’interno della scuola per promuovere e sostenerne l’organizzazione e il miglioramento, sia nella sua attività ordinaria (coordinatori di classe) sia nella sua attività progettuali”.

Attualmente i compiti organizzativi e progettuali sono “valorizzati” con risorse previste nel Fis o alla voce “Figure strumentali”. Ora se le “linee guida”, diventeranno una Riforma, quindi Legge dello Stato, il compenso di 60 € mensili sarà inferiore agli attuali riconoscimenti economici (già irrisori) per il maggior impegno in funzioni organizzative e progettuali e a quelli derivanti dagli scatti stipendiali.

Se poi si considera che i 60 € incentiveranno la competizione dei docenti nell’accaparramento anche di crediti didattici e formativi, allora il disegno diventa chiaro. I docenti volontariamente attueranno gli obiettivi non troppo dichiarati dall’Amministrazione: l’efficacia (raggiungimento degli stessi risultati organizzativi e progettuali con meno risorse) e l’ottimizzazione delle risorse umane (ad ogni appuntamento con gli aumenti un terzo dei docenti sarà escluso, a beneficio dei due terzi con motivazioni spesso estrinseche, cioè puramente economiche).

Grazie a questo impegno l’Amministrazione potrà eliminare dal MOF la voce “Figure strumentali” e ridurre drasticamente le risorse destinate al FIS. Insomma il futuro con la Riforma sarà nero, peggio del grigiore nel quale attualmente ci troviamo.

I lettori ci scrivono

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