Ha destato stupore l’immissione in ruolo della docente Bernarda Di Miceli a quasi 70 anni. Non sono mancate le reazioni alla decisione dell’Ufficio scolastico regionale.
Sull’Huffington Post, c’è spazio per la riflessione di Claudia Pepe, insegnante di Sostegno e Musica nella scuola secondaria di primo grado.
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Cara Berny, lascia che ti chiami così, dimmi dopo 40 anni di precariato, mamma di sei figli, e immagino una vita non proprio semplice, chi ti ha dato questa tenacia, testardaggine, e determinazione per aver continuato a lottare. Sono un’insegnante entrata in ruolo dopo 20 anni di precariato dopo aver superato concorsi, corsi di specializzazione, viaggi in tutta la provincia di Vicenza, battaglie in piazza e nei provveditorati, nelle assemblee sindacali, in ogni luogo e in ogni dove. E ancora sono in prima linea contro i guai provocati da questa “Buona Scuola”. Con che coraggio la chiamano ancora così?
Cara Berny, ti ammiro, ammiro la tua semplicità e la tua umiltà, il tuo senso del dovere e il tuo profondo amore per la scuola.
Penso che tu non sia una maestra vessata dai bonus premiali, una maestra che soccombe alle parole di un dirigente scolastico, ma una maestra che insegna con il cuore.
Sai Berny, qui di ridicolo non c’è la tua età, la tua prossima pensione, ma c’è solo uno stato che per 40 volte di fila assume la stessa persona (dunque uno stato che non può azzardarsi a dire che tale persona non ha dimostrato di essere idonea per quell’incarico) senza tuttavia stabilizzarla. Berny quest’anno dovrai fare anche l’anno di prova, per appurare che tu sia un’insegnante capace, esperta di nuove metodologie, tecniche digitali, tirocini da caricare in piattaforma, ma non ho dubbi su di te. Sarai splendida come è stata la tua vita che ti ha regalato la serenità, l’umiltà e la forza di andare avanti.
Congratulazioni Berny, finalmente ce l’hai fatta contro la burocrazia. Quella che sta piegando la nostra meravigliosa scuola. Congratulazioni Berny goditi questo momento, ma conoscendo il tuo carattere non mi stupirei se tu diventassi anche il prossimo ministro dell’Istruzione!
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